Catanzaro. Granato: "Le Politiche sociali non riescono a dare risposte al padre di un ragazzo disabile, Lostumbo si dimetta”

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Bianca Laura Granato
  23 settembre 2021 10:43

   “Al Comune di Catanzaro succede quello che temevamo, e che avevamo già denunciato qualche settimana fa: troppo impegnati a fare i capi elettori, i consiglieri comunali e peggio ancora gli assessori, hanno di fatto chiuso gli uffici temporaneamente per ‘campagna elettorale’. I diritti dei cittadini, le loro legittime istanze, le richieste di assistenza possono attendere fino al punto di essere tranquillamente ignorate. Succede soprattutto all’assessorato ai Servizi sociali, dove il padre di un ragazzo affetto da autismo non riesce ad avere udienza da giorni (come testimonia anche un video postato sui social) e gli uffici competenti invece di onorare il servizio con l’esercizio delle funzioni per cui vengono pagati dallo Stato, con le tasse dei contribuenti, giocano alle tre scimmiette: non vedo, non sento e non parlo. Ed è perfino iniziata la caccia all’uomo: che fine ha fatto l’assessore Lostumbo? Ci rivolgeremo a “Chi l’ha visto”.

E’ quanto afferma la senatrice Bianca Laura Granato (L’Alternativa c’è) che ha raccolto lo sfogo di un genitore, facendo propria la denuncia diffusa sui social, che cerca di mettersi in contatto da giorni con gli uffici competenti dell’Assessorato alle Politiche sociali, e con l’assessore comunale al ramo, per avere notizie della possibilità di realizzare un “Progetto Vita” per il proprio figlio affetto d’autismo.

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“Questo padre che lotta quotidianamente per garantire al proprio figlio una esistenza dignitosa attraverso il sostegno che gli viene riconosciuto dalla legge vuole semplicemente avere notizie della possibilità che il Comune predisponga un progetto individuale, per come previsto dalla  legge n. 328/00  (“Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”) – spiega la senatrice Granato -. La legge prevede infatti che affinché si ottenga in pieno l’integrazione scolastica, lavorativa, sociale e familiare della persona con disabilità, si predisponga un progetto individuale per ogni singola “persona con disabilità fisica, psichica e/o sensoriale, stabilizzata o progressiva (art. 3 L. 104/92) ”, attraverso il quale creare percorsi personalizzati in cui i vari interventi siano coordinati in maniera mirata, massimizzando così i benefici effetti degli stessi e riuscendo, diversamente da interventi settoriali e tra loro disgiunti, a rispondere in maniera complessiva ai bisogni ed alle aspirazioni del beneficiario. Nello specifico, il Comune deve predisporre, d’intesa con la A.S.L, un progetto individuale, indicando i vari interventi sanitari, socio-sanitari e socio-assistenziali di necessita la persona con disabilità, nonché le modalità di una loro interazione. Attraverso tale innovativo approccio si guarda alla persona con disabilità non più come ad un semplice utente di singoli servizi, ma come ad una persona con le sue esigenze, i suoi interessi e le sue potenzialità da alimentare e promuovere. Se l’assessore Lostumbo non è informato, o non è documentato, o non riesce a dare risposte e non ha gli strumenti o il coraggio di affrontare direttamente questo padre e cittadino, faccia un favore alla comunità: si dimetta, ci liberi dalla sua incompetenza. Io comunque – conclude la senatrice  - la prossima settimana mi recherò personalmente negli uffici dell’Assessorato per cercare di incontrare l’assessore e venire a capo della situazione, verificando la possibilità di dare risposte positive a questo cittadino. Nella speranza di trovare qualcuno che sappia di cosa stiamo parlando”.

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