Catanzaro, i pensionati dello Spi Cgil in piazza Prefettura contro la manovra del Governo (VIDEO)

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images Catanzaro, i pensionati dello Spi Cgil in piazza Prefettura contro la manovra del Governo (VIDEO)

  30 ottobre 2024 13:19

di CARLO MIGNOLLI

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Erano in centinaia questa mattina i pensionati calabresi che sono scesi in piazza Prefettura a Catanzaro per una manifestazione di protesta in difesa della dignità di coloro che hanno lavorato per una vita intera.

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La mobilitazione è stata promossa da Spi Cgil Calabria sotto la guida del Segretario Generale Carmelo Gullì e rientra in una più ampia iniziativa nazionale organizzata dal sindacato tra il 28 e il 31 ottobre, coinvolgendo tutte le regioni italiane per esprimere un netto dissenso contro la manovra finanziaria 2025. Partecipata e animata, la protesta si è concentrata su cinque punti principali, dai gravi disagi che affliggono i pensionati e gli anziani calabresi, fino alle richieste di  interventi urgenti da parte del governo e delle istituzioni locali.

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“L’obiettivo di oggi è sollecitare il Governo a intervenire seriamente sui bisogni dei pensionati e delle pensionate, ma soprattutto di tutti i cittadini italiani - dichiara il Segretario Gullì -. Oggi i pensionati sono considerati dal Governo un bancomat, da cui prelevare tutto il possibile, offrendo in cambio un aumento di soli 3 euro al mese per le pensioni minime. Mancano i servizi necessari per consentire alle famiglie di avere un luogo dove lasciare i bambini, dato che nel settore pubblico non c’è nulla di adeguato, e il settore privato non è accessibile a tutti. Se aumentano le disuguaglianze e non si garantisce più il servizio sanitario nazionale, le persone si troveranno a scegliere se comprare un pezzo di pane o fare una visita specialistica per curarsi. Non si può mettere la gente nelle condizioni di scegliere come morire - sottolinea il Segretario -. La gente deve vivere, e vivere bene. Chiediamo alla Regione Calabria il finanziamento della legge sull’invecchiamento attivo, perché questa è una risposta che dobbiamo ai pensionati calabresi”.

“Siamo qui oggi per dire no a una legge di bilancio che prevede pochissime risorse, come nel caso dei pensionati, per cui è stato previsto un aumento di appena 3 euro, quando è certificato che pensioni e stipendi hanno perso il 19% del loro potere d’acquisto a causa dell’inflazione. Oggi protestiamo contro la scarsa attenzione del governo verso questa categoria che deve essere una risorsa per questo Paese, non un costo. Hanno contribuito a costruire l’Italia e ora il Paese deve dimostrarsi riconoscente. Dobbiamo garantire loro condizioni adeguate: hanno diritto alla salute e, qui in Calabria, affrontano enormi difficoltà nel poterlo esigere”, afferma il neo Segretario della Cgil Gianfranco Trotta.

E conclude: “Hanno diritto a un invecchiamento attivo, a sentirsi parte della società. Hanno diritto alla rivalutazione delle pensioni. Ritengo che oggi una parte importante dei pensionati italiani, così come una parte di chi è sceso in piazza ieri e di chi scenderà domani, stia protestando contro l’assenza di provvedimenti adeguati da parte del governo. Alcuni provvedimenti assunti, infatti, sono stati mortificanti e offensivi per chi si è battuto per i diritti dei pensionati”.

Tra i presenti in piazza, anche il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, a testimoniare la vicinanza della città alle istanze della popolazione anziana: “Come sindaco della città, sono sempre felice e orgoglioso quando le nostre piazze si riempiono di persone che partecipano alla vita democratica, che esprimono i propri diritti e che manifestano per i diritti delle persone. Oltre a essere sindaco, sono ovviamente anche una persona con delle idee, che esprime queste idee con la forza della sua posizione, rappresentando una maggioranza. Nelle battaglie che conduco per le mie convinzioni, mi trovo sempre al fianco della CGIL, che è stata con noi nelle lotte che abbiamo fatto e che stiamo facendo contro l’autonomia differenziata, nelle battaglie per la tutela dell’ambiente in questa regione, nelle questioni fondamentali riguardanti il lavoro nella città di Catanzaro. Si tratta anche di problemi legati ad alcune strutture sanitarie e a una serie di altre problematiche su cui il sindacato è presente. Posso dire che la nostra amministrazione, pur con i propri limiti, dettati dalle competenze e dalle scelte possibili, è e sarà politicamente presente”.

E aggiunge: “Ci attendono molte battaglie, perché le scelte che il governo nazionale sta facendo in questo momento penalizzano sempre più i più deboli: siano essi giovani, anziani, persone che abitano nel Sud, una zona che mai è stata penalizzata come da questo governo. Anche i comuni ne risentono, poiché la legge di bilancio, attualmente in discussione, prevede ancora una volta tagli progressivi che colpiscono la spesa corrente, cioè i diritti e i servizi per i cittadini. È un governo del tutto irragionevole: presenta in pompa magna un grande piano di intervento per il personale dei comuni legato al PNRR, ma questo piano ci porterà solo sette tecnici e, al contempo, blocca il turnover, lasciando scoperti i settori che non sono coperti. È una contraddizione evidente: ci chiedono di accelerare per spendere milioni di euro per il PNRR e poi tagliano la spesa corrente. La spesa corrente significa buche nelle strade, verde pubblico, raccolta dei rifiuti: tutto ciò che fa parte della vita quotidiana dei cittadini”.

LE RIVENDICAZIONI

Rivalutazione delle pensioni

L'aumento dell'inflazione ha drasticamente eroso il potere d'acquisto dei pensionati, rendendo difficile condurre una vita dignitosa. La Spi Cgil Calabria chiede una rivalutazione delle pensioni per adeguarle al costo della vita, permettendo così di affrontare le spese quotidiane senza dover rinunciare a bisogni fondamentali.

Diritto alla cura

I pensionati denunciano un sistema sanitario che non rispetta i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e soffre di liste d'attesa insostenibili. Troppi cittadini calabresi si vedono costretti a rinunciare alle cure mediche perché non possono permettersi il costo delle prestazioni private. Un diritto alla salute universale e accessibile, secondo i manifestanti, deve essere garantito a tutti.

Diritto all'assistenza

Chiedono una legge efficace sulla non autosufficienza che preveda risorse adeguate e dedicate, evitando che solo una minima parte dei fondi sia destinata a chi ha davvero bisogno. La richiesta è chiara: una politica di assistenza che supporti realmente le persone non autosufficienti e le loro famiglie, riconoscendone i diritti.

Legge sull'invecchiamento attivo

La Spi Cgil sottolinea l'importanza di una legge che favorisca un invecchiamento attivo, attraverso stanziamenti regionali che ne garantiscano l'avvio e la continuità. L'invecchiamento attivo non è solo una questione di benessere individuale, ma anche un modo per mantenere viva la partecipazione degli anziani alla vita sociale e culturale del territorio.

Contro l'autonomia differenziata

Un deciso no viene espresso anche all'autonomia differenziata, ritenuta una minaccia per il Servizio Sanitario Nazionale e per i servizi di welfare in Calabria. Secondo i manifestanti, questa riforma aumenterebbe le disuguaglianze, impoverendo ulteriormente i servizi locali e accelerando lo spopolamento della regione.

Dopo la manifestazione una delegazione composta dal Segretario Generale Spi Cgil Calabria Carmelo Gullì, Segretario Generale Cgil Calabria Gianfranco Trotta, Segretario Generale Spi Cgil Area Vasta Michele Iannello, Segretario Spi Cgil Calabria Rossella Napolano, Segretario Spi Cgil Pollino Sibaritide Tirreno Franco Spingola, Segretario Cgil Area Vasta Enza Scalese ha incontrato il vice capo di Gabinetto della Prefettura Lucia Fratto. 

Il Segretario Gullì ha espresso le rivendicazioni legate alla protesta, da quelle di carattere nazionale a quelle di carattere regionale. Il vice capo di Gabinetto, preso atto di quanto esposto, si è impegnato a riportarne i contenuti al Prefetto ed eventualmente successivamente al ministero.

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