Catanzaro, il Comitato per il recupero della Stazione di Sala: “Noi non molliamo”

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La stazione di Catanzaro Sala
  14 aprile 2025 12:24

 In questi giorni in cui si fa un gran parlare della Metropolitana di Superficie di Catanzaro e in cui gran parte dei catanzaresi si è finalmente resa conto che questa infrastruttura non risolverà i loro problemi per gli spostamenti extraurbani, nonostante i decantati vantaggi, numerosi ma irreali, propagandati da chi non ha conoscenza specifiche dell’opera, riteniamo sia il caso di riassumere quali sono state le azioni messe fin qui in campo dal “Comitato per il recupero della Stazione di Sala” e quali i comportamenti della politica catanzarese, ancora una volta dimostratasi non all’altezza di battersi per la propria città e per migliorare le condizioni di vita dei suoi abitanti.

Sembrerà strano ma, ancora in questi giorni, spesso ci troviamo a dover rispondere alle continue domande dei cittadini che vogliono sapere a che punto si trovi la giusta rivendicazione promossa dal Comitato; sono domande cariche di speranze e di aspettative alle quali, purtroppo, dobbiamo rispondere negativamente e, di fronte alla loro meraviglia, tentare di spiegare i contorti meandri della politica che, alle nostre latitudini e nella nostra città, spesso opera per raggiungere obiettivi che non sempre coincidono con i benefici della città.

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Negli anni della nostra attività abbiamo incontrato molti amministratori locali che si sono posti in vario modo al cospetto delle nostre argomentazioni: in alcuni abbiamo intravisto una parvenza di interesse, in altri abbiamo riscontrato addirittura la contrarietà, in altri ancora è stata evidente una posizione di menefreghismo, e se ne sono lavati le mani proprio come Ponzio Pilato. Eppure il Consiglio comunale del 7 novembre di due anni or sono aveva conferito mandato al sindaco di formare una squadra che avrebbe dovuto interessarsi del recupero della Stazione di Sala alle sue originarie funzioni, interfacciandosi con i competenti interlocutori istituzionali per trovare la soluzione a questo grave problema, facendo valere le ragioni della nostra città anche di fronte al probabile diniego da parte dell’Azienda statale delle ferrovie, notoriamente restia ad investire nel meridione d’Italia. Di fronte al primo ostacolo, invece, l’Amministrazione Comunale ha prontamente alzato le mani in segno di resa.

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E questa è stata una delle tante delusioni che abbiamo vissuto, non per noi, ma per i tanti catanzaresi che in noi avevano riposto la loro fiducia, sapendo che ci saremmo battuti strenuamente, come è stato, per la riattivazione di Sala. Forse abbiamo sbagliato, innanzitutto per un errore di valutazione che ci ha portato a credere che, un problema di così larga portata per la città e per tutto l’hinterland catanzarese, potesse essere fatto proprio e portato a soluzione dagli appartenenti al mondo della politica che, tra i principali doveri, ha senz’altro quello di ben rappresentare e tutelare il territorio che li ha eletti; e poi perché, considerate le finalità di carattere generale che la nostra azione si proponeva, non abbiamo mai lontanamente pensato che avremmo dovuto legarci ad uno schieramento politico e tantomeno ad un solo amministratore locale che avrebbe dovuto garantire le interlocuzioni con il Governo centrale.

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Sì, abbiamo forse ingenuamente creduto che l’intera politica catanzarese sentisse il dovere di scendere in campo per risolvere il grave problema della mancanza di collegamenti ferroviari della città con il resto d’Italia, e d’altronde eravamo ben consci che solamente le istituzioni locali, e non un Comitato di Associazioni, avrebbero potuto rapportarsi con gli apparati statali, così come ci era stato chiarito dal senatore del M5S Vincenzo Maurizio Santangelo, Sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta del Governo Conte, nel corso di una riunione organizzata a Roma dalla senatrice Bianca Laura Granato, che non finiremo mai di adeguatamente ringraziare per la disinteressata azione svolta in favore del Comitato e del suo rappresentante, dandogli la massima visibilità possibile negli uffici ministeriali.

Ma, per una che ha dimostrato di amare la città, numerose sono state, invece, le dimostrazioni di disinteresse che abbiamo riscontrato negli altri politici, locali e non, che abbiamo incontrato e/o contattato in vario modo.

Fra i politici locali ricordiamo gli incontri con l’ex sindaco e presidente della provincia Abramo (scrisse una lettera al ministro, rimasta senza risposta), il sindaco Fiorita, il Presidente della Provincia Mormile e l’ex Bruno, il Presidente del consiglio regionale Mancuso, la gran parte dei consiglieri comunali coinvolti nella presentazione e votazione della mozione relativa al mandato al Sindaco (presentata dall’avv. Serò), i consiglieri regionali catanzaresi Esposito e Pitaro (cha ha presentato una mozione in Consiglio Regionale, poi non votata), l’on. Marcello Anastasi, l’assessore regionale Musmanno, e fra i parlamentari (oltre alla già citata sen. Granato) la sen. Vono, il deputato Parentela, il vice ministro Morelli (incontrato a Milano e Catanzaro), il deputato Nicola Carè, eletto nella circoscrizione Estero, e tanti altri contattati per iscritto come gli onorevoli Ferro, Siri, Toninelli, Lezzi.

Nemmeno in presenza di immense risorse finanziarie legate al PNRR, il Comitato è riuscito a smuovere qualcuno che tentasse realmente di far inserire, fra i piani strategici per il sud, il recupero di una stazione ferroviaria vitale e strategica per Catanzaro. Ci resta comunque la consapevolezza del grande impegno profuso dai componenti del Comitato, in termini di tempo e denaro, e la soddisfazione di avere raggiunto il grande e importante obiettivo di avere risvegliato le coscienze dei cittadini su un problema sino allora trascurato e dimenticato.

E noi non molliamo, anche alla luce di alcune possibilità tecniche offerte dall’intera infrastruttura della Metropolitana e da una parvenza di risveglio delle coscienze di alcune personalità dichiaratamente pronte ad abbracciare, appena se ne presenterà l’opportunità, la nostra idea per una battaglia di civiltà e di progresso per la nostra città; non molliamo soprattutto perché, in un mondo in continuo cambiamento, niente è definitivo: in primo luogo le scelte politiche e strategiche messe in campo dalle Amministrazioni del momento.

Il Comitato per il recupero della Stazione di Sala  

 

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