Catanzaro, il ruolo del fisioterapista discusso nel convegno "Invecchiamento e fragilità"

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Catanzaro, il ruolo del fisioterapista discusso nel convegno "Invecchiamento e fragilità"

  11 settembre 2025 22:07

di GAETANO MARCO GIAIMO

Banner

L'8 settembre si è celebrata la Giornata Mondiale della Fisioterapia, un momento dedicato a portare l'attenzione sul ruolo complesso che questa professione ha durante il processo di cura e riabilitazione del paziente, oltre che nella prevenzione: l'Ordine dei Fisioterapisti di Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia ha voluto organizzare, per l'occasione, un momento di aggregazione e di confronto tra professionisti e pubblico nel pomeriggio di oggi, nella Sala Concerti di Palazzo De Nobili a Catanzaro. Il culmine dell'evento è stato il convegno dal titolo "Invecchiamento e fragilità: il ruolo del fisioterapista", che ha visto la partecipazione di diverse eccellenze del settore.

Banner

Banner

La giornata, che ha visto la moderazione del giornalista Gabriele Rubino, si è aperta con una serie di saluti istituzionali. Il primo a prendere la parola è stato Francesco Saverio Laraia, Presidente Ordine Fisioterapisti Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia: "Oggi celebriamo molto più che una professione sanitaria. In un mondo che corre sempre più veloce noi fisioterapisti impariamo ogni giorno ad ascoltare, attendere, apprendere. Ogni volta che riusciamo a restituire un passo in più sarà una vittoria per noi e per i nostri assistiti. La fisioterapia è la capacità di percorrere lo stesso sentiero per raggiungere una meta comune: il futuro passa anche da questa giornata". Spazio poi a Paolo Esposito, vice presidente Fnofi: "La pandemia ha messo in evidenza i problemi del sistema ospedalocentrico e di tutto il sistema sanitario. Il nostro ordine nasce tre anni fa dopo un grande lavoro politico per dare rappresentanza diretta a tutti i professionisti. In questo breve tempo abbiamo costruito molto: non siamo un'associazione né un sindacato, siamo un ente sussidiario dello Stato e non ci poniamo come scopo la tutela della professione ma quella della sanità pubblica, siamo sullo stesso livello dell'Amministrazione, non in contrapposizione ad essa. Per rivoluzionare il sistema non ci sono molti soldi ma l'importante è canalizzare bene le risorse che abbiamo a disposizione".

Ha voluto portare i propri saluti anche il Presidente del Consiglio Comunale di Catanzaro, Gian Michele Bosco: "Iniziative come questa sono importantissime ed è bello che si tengano nella casa di tutti i cittadini. Serve una visione anche sociale della fisioterapia, è fondamentale in un momento storico come questo dove si parla di crisi del sistema sanitario. È necessario diminuire le differenze tra regioni virtuose e meno virtuose e cercare di dare delle opportunità ai nostri giovani affinché non vadano via dalla nostra terra perché una popolazione senza ragazzi non è più una popolazione". A fargli eco, il vice presidente della Giunta Regionale, Filippo Pietropaolo: "Questa professione ha delle caratteristiche particolari perché instaura un rapporto quasi simbiotico col malato, si crea grande empatia e il ruolo del fisioterapista è estremamente importante perché va al di là del rapporto classico medico-paziente, per questo motivo ha dei riflessi anche sul sociale. Per migliorare la situazione sanitaria della nostra regione, c'è bisogno di un dialogo continuo tra tutte le classi sanitarie e le istituzioni". Anche l'assessore alla pubblica istruzione e alle politiche sociali del Comune di Catanzaro, Nunzio Belcaro, ha dato il suo contributo: "Questa amministrazione ha riaperto i centri sociali e li ha distribuiti per tutte le zone della città anche per ridare agli anziani centri di aggregazione in grado di organizzare attività ricreative per l'invecchiamento attivo. Ci siamo occupati di truffe agli anziani e ci vengono richiesti sempre più interventi di assistenza domiciliare in cui la figura del fisioterapista è riconosciuta anche dal nostro lato. L'Ofi può darci una mano per far sì che questa figura collabori attivamente dal punto di vista operativo con gli assistenti sociali, al fine di dare immediatamente risposte sui fondi di non autosufficienza che noi dobbiamo gestire. Per attuare un cambiamento culturale dobbiamo iniziare a parlare tutti la stessa lingua e agire sul piano operativo". L'assessora alla cultura di Catanzaro, Donatella Monteverdi, ha aggiunto: "Abbiamo una società fragile e invecchiata: la figura del medico è importante ma chi davvero si prende cura degli anziani siete voi, toccando con mano i corpi spesso si conversa, avete quasi un ruolo da psicologi e siete anche depositari dei segreti dei pazienti. Assieme dobbiamo modellare il senso di un mondo comune grazie agli elementi di cura e compassione di cui disponete nel vostro mestiere".

L'avvocato Giuseppina Campolo, consulente legale Ofi Napoli e consulente Fnofi su equo compenso, ha terminato il giro di saluti mettendo in luce l'importanza della multidisciplinarietà e della tutela della professione e del cittadino rispetto agli abusi professionali. Si è poi dato via ai talk veri e propri, con un intervento congiunto da parte dell'Associazione Italiana Giovani Avvocati rappresentata da Daniela Scarfone, Domenico Alessandro Ferrise, Dario Garisto e Alberto Laratta, rispettivamente presidenti delle sezioni di Catanzaro, Lamezia Terme, Vibo Valentia e Crotone. I quattro legali si sono alternati a spiegare responsabilità, obblighi, limiti e cosa si rischia in caso di esercizio abusivo, tutele giuridiche delle persone anziane e fragili e contrasto all'abusivismo. Proprio in merito all'abusivismo, è stato presentato il volantino della campagna "Non lasciarti ingannare" da Salvatore Venuto, tesoriere dell'Ofi di Catanzaro: "Non vogliamo fare caccia alle streghe ma informare l'utenza e la classe medica su dove dirigere i pazienti, creando una campagna capillare d'informazione affinché si sappia che per certe pratiche ci si deve rivolgere a un professionista regolarmente iscritto all'Ordine".

Si è giunto poi al momento clou della giornata, che ha visto gli interventi in ordine cronologico dei dottori Alessandro De Sire, Antonio Ammendolia, Roberto La Cava, Davide Andreotti, Domenico Tavella, Agostino Trusso, Rosetta Salerno, Teresa Immacolata Salerno, Fulvio Armentaro, Livia Mungari e Genti Nelaj. La discussione ha toccato diverse tematiche, passando per il ruolo del medico fisiatra nel trattamento del paziente artrosico e osteoporotico alla definizione dell'anziano fragile odierno, parlando di prevenzione, attività sportiva e accennando anche alla teleriabilitazione e all'utilizzo della virtual reality nelle pratiche fisioterapeutiche, terminando con una riflessione sui pazienti all'interno delle Rsa, con i relatori sempre prontamente stimolati da Rubino con domande e osservazioni attente. Particolarmente apprezzato è stato l'intervento del dott. Ammendolia, che ha riportato la sua esperienza presso la Makerere University, in Uganda, scatenando riflessioni da parte di molti dei partecipanti. Al termine del convegno, il dott. Esposito, su sollecitazione del dott. Venuto, ha parlato della Home Care Premium, iniziativa dell'Inps rivolta a dipendenti e pensionati pubblici e ai loro familiari non autosufficienti, che offre contributi economici per l'assistenza domiciliare e altri servizi di supporto, prima dei saluti finali del dott. Laraia: "Oggi abbiamo ascoltato storie, esperienze personali, visioni, dati, però abbiamo rappresentato anche una forza comune che ci suggerisce di non arrenderci di fronte alle fragilità. Dopo una caduta ci si può rialzare perché il nostro corpo è in grado di rinascere se accompagnato con gentilezza. Il nostro ruolo è sempre più centrale e predominante: se è vero che i protocolli ci guidano, la relazione è la guida più efficace, con ricerca e formazione continua, mettendo sempre il paziente al centro della nostra attenzione, saremo sempre custodi del movimento e della vita".

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner