di FILIPPO COPPOLETTA
Sono trascorsi sette mesi dall'insediamento dell'Arcivescovo Claudio Maniago, il prelato fiorentino di 63 anni che dal 9 gennaio 2022 guida l'Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro - Squillace. Il Vescovo sta conoscendo la sua Diocesi tra incontri e visite sul territorio. Occasione importante è sicuramente l'amministrazione del sacramento della Cresima che porta il Monsignore in giro per le parrocchie, permettendogli di conoscere e farsi conoscere dai suoi fedeli.
Dopo i primi mesi, il Vescovo parla di «impressioni positive» raccolte sul territorio. «È una Diocesi grande, con tanta gente che ha voglia di camminare e di vivere davvero l'esperienza cristiana riscoprendo valori che, soprattutto nel tempo della pandemia, sono stati messi a dura prova» ha spiegato ai microfoni della Nuova Calabria l'Arcivescovo, intercettato a Simeri Crichi poco prima del suo ingresso in Chiesa.
«Camminare insieme, stare insieme, avere relazioni con gli altri, tornare a godere delle belle tradizioni che hanno le radici anche nel Vangelo e che ci nutrono e nutrono il popolo di questa terra» l'auspicio del Vescovo che volge lo sguardo verso un periodo più roseo, lontano dalle restrizioni e delle sofferenze arrecate dalla pandemia.
Il prossimo 16 luglio, presso la Basilica dell'Immacolata di Catanzaro, in occasione della Celebrazione della Solennità di San Vitaliano, Mons. Emil Paul Tscherrig imporrà a Mons. Maniago il Pallio, lo stesso che gli è stato donato lo scorso 29 giugno, presso la Basilica Vaticana, da Sua Santità Francesco.
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