Catanzaro, in piazza a raccogliere firme contro la devastazione ambientale delle pale eoliche

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  04 aprile 2024 21:27

di ALESSIA DE SANTO

Catanzaro scende in piazza insieme al partito "Potere al Popolo"  per raccogliere firme contro la devastazione ambientale e sociale dovuta alla proliferazione dei progetti di pale eoliche sul nostro territorio. Oltre 440 impianti attivi e 157 progetti già presentati, un dato preoccupante se si vuol pensare a tutto quello che la costruzione di questi impianti provocherebbe, dai boschi e campi distrutti ad inquinamento vero e proprio. Si parla, infatti, di ciò che è il contrario di quello che è il progresso, considerando che le grandi turbine non possono essere installate a meno di 500 metri dai centri abitati, in quanto la rumorosità delle pale eoliche potrebbe creare disturbo ai cittadini, per non parlare poi del fattore economico: nonostante l’investimento iniziale sia sceso, in confronto a 10 anni fa, la costruzione di un impianto eolico richiede una spesa considerevole. Il recupero dell’investimento avviene nel lungo periodo, motivo per il quale è necessario il sostegno pubblico tramite incentivi, sgravi fiscali e agevolazioni che favoriscano la diffusione delle tecnologie ad energia eolica. Innegabile, inoltre, è come le turbine eoliche dei parchi di grandi dimensioni causino un certo impatto visivo, modificando il paesaggio nel luogo in cui vengono costruiti gli impianti a terra. Naturalmente si tratta anche di un processo di adeguamento, infatti rispetto a qualche anno fa oggi le pale eoliche sono sempre più accettate dalle comunità locali.

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Un territorio completamente deturpato  è questo che ritiene di maggior importanza sia il partito che il Coordinamento Regionale "Contro Vento" che ha creato il movimento di raccolta firme, sia i cittadini dei vari Comuni dove sono già state raccolte firme per rifiutare questi progetti.

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Risuona nell'aria il termine "speculazione del territorio", parola pesante che però potrebbe effettivamente racchiudere la realtà dei fatti se consideriamo che effettivamente creare installazioni sopra un certo numero potrebbe effettivamente recare danno alla regione Calabria se andiamo a valutare tutti i fattori, perchè. se da un lato troviamo la facilità di diminuire impianti di terra piazzandoli in mare, dall'altro si deve considerare l'effettivo impatto ambientale che ne causerebbe tra lavori di costruzione, mano d'opera, ed efficienza effettiva, infatti per l'installazione degli impianti esistono due opzioni: se il fondale marino non è troppo profondo la torre può essere ancorata ad esso; in mare aperto, invece, le pale eoliche vengono collocate su piattaforme galleggianti. Si può immaginar quindi tutto il possibile disastro se anche solo una di queste, per per un terremoto sottomarino o altri imprevedibili disastri climatici si disfacesse poi nei nostri mari. Semplice invece sarebbe, da quanto emerso dai dati già testati in altre regioni ed in alcuni comuni Calabresi, l'utilizzo di impianti fotovoltaici, che non solo ridurrebbero ogni tipo di inquinamento ma,  si considera un investimento nel fotovoltaico, vantaggi indiretti come l’aumento di valore dell’immobile sono degli aspetti da non sottovalutare un l’abitazione dotata di pannelli fotovoltaici, infatti, acquisisce un valore commerciale superiore, ottimizzando il proprio investimento immobiliare e ridurrebbe di certo il rischio per l'ambiente.

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