Catanzaro, inaugurata all'Umg l'area ristoro del dipartimento giuridico. Cuda: “Crescere insieme”

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images Catanzaro, inaugurata all'Umg l'area ristoro del dipartimento giuridico. Cuda: “Crescere insieme”

  18 marzo 2025 17:04

di MARCO VALLONE

Uno spazio nuovo di zecca, una nuova area di ristoro, è stato inaugurato questa mattina presso il Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Sociologia (DIGES) dell'università “Magna Graecia” di Catanzaro. Modernità e cura ai minimi dettagli, dunque, al centro di questa nuova piccola struttura all'interno dell'ateneo, nella quale per gli studenti sarà possibile “incontrarsi, leggere, studiare, chiacchierare... Perché no! La vita universitaria non è fatta soltanto di studio, ma è fatta soprattutto di conoscenze. Nel senso di conoscersi per avviare dei rapporti, che a volte possono anche essere di natura sentimentale. Perché no, ben vengano”. Parole e musica del rettore dell'università Magna Graecia di Catanzaro, Giovanni Cuda, presente all'appuntamento.

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Il vero obiettivo per gli studenti e l'intera comunità accademica quindi, in un equilibrato mix tra studio, impegno e divertimento, deve essere quello di “crescere insieme. Questo è un luogo nel quale io spero – ha continuato Giovanni Cuda - che tutte queste cose possano avverarsi. Ad ogni modo è soltanto una delle novità che abbiamo presentato, su cui abbiamo lavorato e stiamo lavorando. Molte altre, vi assicuro, verranno nei prossimi mesi. Noi stiamo lavorando davvero intensamente insieme a tutti. Ringrazio il professore Geremia Romano, presidente della Fondazione Umg, e tutte le persone che in Fondazione si sono davvero adoperate perché questo spazio potesse venire aperto oggi, in questa occasione. Il campus è un'idea, una filosofia di vivere l'università. Il campus è un luogo chiuso, ma allo stesso tempo aperto alla comunità. E' un luogo nel quale gli studenti, i docenti, il personale, la gente che viene da fuori perché magari ha dei parenti ricoverati, deve potersi trovare a proprio agio. E strutture come quella che inauguriamo oggi hanno proprio questo significato: spero che possa essere utilizzata da subito, per sfruttarla con tutte le potenzialità che offre”.

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La direttrice del Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Sociologia, Aquila Villella, dal canto suo, dopo aver definito questa nuova area come un “posto molto bello, che fa comunità, a dimensione degli studenti”, che arricchisce il Campus “Salvatore Venuta” con nuove strutture, ha voluto rivelare come si stia anche “lavorando per abbellire anche l'esterno di questo campus, per renderlo sempre più a dimensione degli studenti, in modo tale che i ragazzi possano davvero stare bene”. La direttrice DIGES però non ha voluto anticipare troppi dettagli agli studenti. “Così poi vi faccio naturalmente una bella sorpresa” ha dichiarato, sorniona, davanti ai ragazzi.

In attesa di comprendere meglio quali ulteriori innovazioni bollono in pentola, concretamente, per l'università, non resta allora che concentrarsi intanto sul presente. Ed allora l'ingegnere Domenico Biamonte ha illustrato gli aspetti tecnici della struttura a cui oggi è stato tagliato il nastro, dopo cinque mesi di lavori: “Questa è una struttura architettonicamente sostenibile – ha dichiarato -, in quanto rispecchia fedelmente i cardini dei solidi principi della sostenibilità. Questa è una struttura che ha un tetto praticamente verde, quindi un giardino pensile. Di fatto, dunque, non abbiamo consumato suolo, pur essendo un edificio nuovo, perché qui originariamente c'era un'aiuola. Questo ha consentito, e consente, di non far vedere la struttura: in modo particolare dall'alto non si vede proprio. E il fatto che le vetrate siano trasparenti rende la struttura, da fuori, snella”. L'ingegnere Biamonte ha poi rilevato come l'edificio sia sismicamente sicuro: “Questa è una struttura in acciaio, calcolata in classe terza: quindi superiore a questa ci stanno solo gli edifici strategici”. Passaggio anche sull'ottimizzazione energetica: “Ci sono quattro pompe di calore, e la ventilazione meccanica col recupero del calore”. E sono stati inoltre utilizzati materiali sostenibili: gli arredi sono stati “realizzati con materiali di riciclo, al 100%”.

Chicca ulteriore è la presenza nello spazio di un forno a microonde per i ragazzi, utilizzabile dagli stessi, qualora lo desiderassero, per riscaldare il proprio pasto. “La professoressa Maria Colurcio è da anni che sollecita il forno a microonde – ha ricordato, scherzosa, la direttrice DIGES Aquila Villella -. Quindi noi abbiamo preso l'idea e lo abbiamo sistemato qui per i ragazzi”.

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