Catanzaro, la denuncia di alcuni operatori commerciali in centro: "Noi vessati da Comune e Amc"

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Catanzaro, la denuncia di alcuni operatori commerciali in centro: "Noi vessati da Comune e Amc"
Francesco Pitaro
  10 aprile 2025 16:59

Hanno occupato, previa regolare autorizzazione del Comune di Catanzaro, il suolo pubblico per l’esercizio dell’attività commerciale pagando il tributo al Comune ed ora, però, anche AMC pretende il pagamento con duplicazione del tributo. Per questa ragione gli esercizi commerciali Bar “Il Cavatore”, “L’Antico Pozzo” e “Feel” hanno scritto con l’Avv. Francesco Pitaro al Comune di Catanzaro e all’AMC.

Si legge nell’atto: “Che gli istanti sono titolari di attività commerciali che insistono nel territorio del Comune di Catanzaro; che gli istanti con mille sforzi e sacrifici mandano avanti le loro attività commerciali; che, infatti, la città di Catanzaro vive un lungo periodo di sofferenza economica e, pertanto, gli sforzi degli operatori commerciali sono ancora più intensi; che, pertanto, gli istanti devono mandare avanti le loro attività commerciali tra mille difficoltà; che gli istanti hanno chiesto al Comune di Catanzaro l’autorizzazione all’occupazione del suolo pubblico ai fini dell’esercizio delle loro attività commerciali; che il Comune di Catanzaro ha regolarmente autorizzato con propri atti concessori gli istanti ai fini dell’occupazione del suolo pubblico; che con Legge N. 160 del 27/12/2019 è stato introdotto il Canone Unico Patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria; che il Canone Unico Patrimoniale ha sostituito la tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (Tosap), il canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (Cosap), l’imposta comunale sulla pubblicità (ICP) e i diritti sulle pubbliche affissioni (DPA), il canone per l’installazione dei mezzi pubblicitari (CIMP) nonché il canone di concessione di cui all’art. 27 commi 7 e 8 del Codice della Strada; che, pertanto, il rilascio della concessione per l’occupazione di suolo pubblico per lo svolgimento di attività commerciale implica, conseguentemente, il dovere di procedere al pagamento del CUP; che gli istanti hanno proceduto e procedono regolarmente al pagamento del CUP; che, inopinatamente, è pervenuta agli istanti la richiesta di pagamento di un tributo anche da parte di AMC che è società a capitale completamente pubblico/comunale e che pretenderebbe il pagamento indebito di migliaia e migliaia di euro; che, più precisamente, l’AMC si occupa, dietro incarico del Comune di Catanzaro, della gestione dei parcheggi delimitati dalle strisce blu; che, pertanto, contra ius, l’AMC, sul presupposto che le aree concesse direttamente dal Comune di Catanzaro agli istanti si trovano all’interno di strisce blu, ha chiesto agli istanti il pagamento del tributo direttamente connesso alle strisce blu; che, tuttavia, il pagamento preteso da AMC è completamente infondato e non dovuto; che, infatti, gli istanti hanno chiesto la concessione delle aree predette, già all’epoca delimitate da strisce blu, direttamente all’ente proprietario e cioè al Comune di Catanzaro; che il Comune di Catanzaro, in qualità di ente proprietario, ha autorizzato gli istanti all’occupazione delle chieste aree per le quali correttamente gli istanti provvedono al pagamento della tassa comunale/CUP; che, pertanto, il Comune di Catanzaro ha autonomamente concesso l’occupazione delle dette aree e non ha mai comunicato agli istanti che ai fini dell’occupazione delle dette aree era necessario avere un titolo autorizzatorio da parte di AMC né che occorresse procedere al pagamento di altro tributo dovuto al gestore AMC; che, pertanto, se l’ente proprietario/Comune di Catanzaro ha autonomamente e unilateralmente autorizzato l’occupazione del detto suolo pubblico, avendo pieno diritto essendo il soggetto proprietario delle dette aree, nessun ulteriore tributo deve essere corrisposto a un soggetto/AMC che è, con riferimento alla posizione degli istanti, un soggetto terzo ed estraneo; che, in buona sostanza, se passasse l’illogico assunto dell’AMC si avrebbe che gli operatori commerciali de quibus, che già sono in sofferenza e sono oberati di oneri e tributi, sarebbero costretti a pagare per la concessione dello stesso pezzetto di suolo pubblico due tasse a due soggetti e cioè al Comune di Catanzaro e all’AMC di cui è socio unico lo stesso Comune di Catanzaro; che è evidente che tutto ciò è completamente contra ius ed antigiuridico e l’autorizzazione concessa dal Comune di Catanzaro, che è ente proprietario del suolo e che non ha mai coinvolto nel procedimento diretto alla concessione de qua l’AMC, prevede il dovere di procedere al pagamento in favore del solo ente proprietario/Comune di Catanzaro; che, infatti, il titolo concessorio è stato emesso dal Comune di Catanzaro e mai quest’ultimo ha coinvolto nell’ambito del procedimento amministrativo che ha preceduto l’atto terminativo/autorizzatorio l’AMC che è, pertanto, rispetto agli operatori commerciali soggetto terzo e che non può rivendicare somme nei confronti degli incolpevoli istanti operatori economici; che, pertanto, non può non cogliersi che le somme pretese da AMC nei confronti degli istanti/operatori commerciali non sono dovute e che le pretese de quibus sono indebite e infondate e costituiscono solo l’espediente per accaparrarsi somme da parte di operatori commerciali che lottano quotidianamente al fine di tenere aperta l’attività commerciale e al fine di offrire un servizio ai pochi avventori di Catanzaro; che, pertanto, sulla vicenda de qua deve intervenire anche il Comune di Catanzaro che è l’ente proprietario che ha autorizzato gli incolpevoli operatori commerciali senza il coinvolgimento dell’AMC al fine di far comprendere all’AMC, che è società a capitale interamente comunale, che nessuna somma l’AMC può pretendere da soggetti che hanno dialogato solo ed unicamente con il Comune di Catanzaro e che hanno ottenuto il titolo autorizzatorio solo ed unicamente dall’unico soggetto legittimato e cioè dal Comune di Catanzaro”. Infine con l’atto si “ CONTESTA formalmente e sostanzialmente la pretesa avanzata dall’AMC che è completamente destituita di fondamento e vessatoria ed antigiuridica e contra ius non dovendo gli operatori commerciali de quibus versare alcuna somma in favore di AMC INVITA Pertanto AMC a desistere dallo svolgimento di ogni eventuale azione giudiziaria nei confronti degli incolpevoli operatori commerciali che sarebbe completamente infondata e temeraria INVITA Il Comune di Catanzaro, in qualità di unico soggetto proprietario di AMC Spa, a svolgere ogni necessaria e dovuta azione nei confronti di AMC al fine di farla desistere dal pretendere somme che gli operatori commerciali hanno già versato al Comune di Catanzaro e il cui pagamento rappresenterebbe una ingiusta duplicazione di tributo AVVERTE, Per il caso in cui dovesse essere svolta una ingiusta azione giudiziaria per il recupero delle indebite somme, che si provvederà alla costituzione in giudizio non solo al fine di ottenere il rigetto della proponenda domanda da parte dell’Ufficio Giudiziario ma anche la condanna di AMC al pagamento delle spese di giudizio e al pagamento dei danni per lite temeraria”.

Banner

 

Banner

 

Banner

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner