Catanzaro, la riflessione di Lepera: "Carro dei vincitori o specchietto per le allodole?"

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  18 novembre 2025 11:57

di MASSIMILIANO LEPERA

 

In questi ultimi giorni si percepisce un grande entusiasmo in città e nella regione tutta circa le recenti notizie – oltremodo positive – inerenti al Capodanno Rai a Catanzaro, il capoluogo di Regione, nonché il concerto di Jovanotti nell’estate prossima, ad agosto, e ancora il Giro d’Italia. Si ribadisce, tutte notizie più che positive, che senz’altro forniscono grande lustro non soltanto al capoluogo regionale, ma all’intera Calabria, e per le quali la macchina amministrativa comunale e regionale si è messa in movimento da tempo, per poter garantire questi grandiosi esiti. Ciò che, però, senza voler troppo smorzare il sacrosanto entusiasmo generale, risalta subito dinanzi agli occhi - anche per via dell’osservazione partecipante all’interno dei luoghi, vissuti con pienezza da anni, e dell’ascolto di numerose persone che vivono altrettanto queste realtà – è il quadro generale del nostro sostrato sociale attuale.

Un sostrato, quello catanzarese in particolare e calabrese in generale, in cui si sono tenute recentemente le elezioni regionali e che da mesi, anzi anni, cerca di ricostruirsi attraverso le numerose promesse dei candidati politici di ogni fazione. Che cerca di stare soprattutto al passo col resto dell’Italia e che, purtroppo, in non poche circostanze compie passi indietro anziché in avanti. Si pensi, su tutto, alla questione sanitaria. Che anno dopo anno diviene sempre più martoriata, tartassata e falcidiata, con notizie e dati allarmanti che non fanno assolutamente ben sperare le nuove generazioni e tengono costantemente in allerta i cittadini.

Cittadini che spesso sono costretti a recarsi fuori regione per poter intraprendere, a proprie spese, delle cure specifiche o poter affrontare dei percorsi delicati di malattia in serenità e sicurezza. Cittadini che spesso denunciano malasanità nei luoghi che da sempre dovrebbero essere dediti alla cura e al benessere dei pazienti, dei degenti, degli ammalati. Che si ritrovano spesso e malvolentieri a dover mettersi in proprio per recarsi a un Pronto Soccorso perché magari l’ambulanza non risponde o non arriva in tempo, o se arriva è sprovvista di personale medico. E una volta giunti al Pronto Soccorso di Catanzaro, si ritrovano a dover fare delle file interminabili – nonostante spesso si sia proposto di attivare un altro Pronto Soccorso presso il Policlinico di Germaneto, per “smistare” i pazienti – in attesa di essere chiamati all’interno dell’area a essi dedicata e poi ritrovarsi talvolta a non sostenere tutti gli accertamenti necessari perché magari manca il medico specializzato ad hoc o non c’è l’idonea cura al caso specifico richiesto. Cittadini che devono affrontare spese sanitarie esorbitanti per le visite private o intramoenia perché i tempi biblici delle prenotazioni Cup sono improponibili. Cittadini e automobilisti che, pur pagando ogni anno il bollo auto e tutte le tasse specifiche, hanno a che fare quotidianamente con strade dissestate, sia a livello comunale che provinciale, che spesso contribuiscono a rovinare le loro auto, o addirittura subiscono scontri fortuiti con i cinghiali, giunti ormai anche nelle città in gran numero, mettendo a serio rischio l’incolumità delle persone. Cittadini che vedono troppo spesso chiudere alcune importanti attività commerciali e amministrative, prima site nei punti focali della città, e sono costretti a recarsi lontano dai centri per poter assolvere a compere, spese e impegni burocratici. Cittadini del futuro e studenti universitari che, pur dopo tanti anni di proteste e sensibilizzazioni, non soltanto non hanno la possibilità di poter frequentare talune facoltà in loco, senza l’onere di spostarsi altrove e pagare affitti, affrontando anche esose spese, ma addirittura in alcuni casi vedono a rischio la possibilità di poter proseguire gli studi nello stesso luogo in cui li hanno intrapresi, perché magari si vocifera, da parte di alti organi istituzionali, che avverranno degli spostamenti o trasferimenti di sedi universitarie.

Studenti, ancora, che hanno seri problemi logistici a spostarsi all’interno della città e della provincia con i mezzi pubblici, anche banalmente non potendo usufruire di piste ciclabili, perché i servizi non sono garantiti in maniera sempre impeccabile. E l’elenco potrebbe continuare ancora, anche soltanto andando tra la gente comune e facendosi un’idea di come vadano le cose attualmente, con problemi atavici, e come invece molti si aspettano che possano andare, con utopistiche disillusioni.

Ebbene, in virtù di tutto ciò, ci si chiede se queste ultime entusiasmanti notizie non siano uno specchietto per le allodole, piuttosto che un carro dei vincitori, perché, come si sarà ben capito da un po’ di tempo, i problemi seri e urgenti sono tanti e, vada pure benissimo ciò che si organizzerà e che, com’è giusto, intratterrà i cittadini catanzaresi e calabresi, ma è bene non dimenticare assolutamente tutto il resto, che è tutto.

 


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