Catanzaro, “La Senologia abbraccia il futuro: contaminiamo i saperi”: oggi l'apertura del Congresso

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  20 settembre 2024 16:01

di MARCO VALLONE

Un Congresso nazionale incentrato sulla prevenzione del carcinoma della mammella: questo il focus dell'iniziativa “Benvenuti al Sud. La senologia abbraccia il futuro: contaminiamo i saperi” che ha avuto avvio oggi a Catanzaro, e durerà sino a tutta la giornata di domani, 21 Settembre. L'importante evento nell'ambito del panorama medico-scientifico italiano è stato organizzato da Bernardo Bertucci, direttore del Reparto di Radiologia Diagnostica dell'Azienda Ospedaliera “Renato Dulbecco” - P.O. “Pugliese” di Catanzaro.

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Il Congresso porterà esperti di fama nazionale e internazionale a discorrere delle evidenze scientifiche più recenti e di quelle che sono le maggiori difficoltà in cui constano le sfide per il trattamento del carcinoma mammario. Sono state presenti, all'apertura dei lavori, diverse autorità istituzionali: il vice presidente della Regione Calabria, Filippo Pietropaolo; il presidente del consiglio regionale della Calabria, Filippo Mancuso; la vice sindaca di Catanzaro, Giusy Iemma; la commissaria straordinaria dell'azienda ospedaliera universitaria “Dulbecco” di Catanzaro, Simona Carbone; il presidente dell'ordine dei medici di Catanzaro, Vincenzo Antonio Ciconte.

Il dottore Bernardo Bertucci, organizzatore del Congresso, ha sottolineato come questo evento sia importante poiché “siamo riusciti a creare questa piattaforma di collaborazione tra il nord, il centro, il sud e le isole. Collaborare significa dare forza al nostro operare, scambiare esperienze, riuscire ad avere un contenitore di dati da cui attingere tutti i giorni per poter garantire, alla donna che abbraccia questo percorso difficile, prestazioni e diagnostiche, terapeutiche ed assistenziali, ottimali, utilizzando una tecnologia avanzata. Collaborare significa inoltre unità multidisciplinare e formazione continua: con tutte queste caratteristiche restituiremo alla donna qualità di vita sicuramente migliori. La nostra attività deve essere equa e tempestiva”.

Il vice presidente della Regione Calabria, Filippo Pietropaolo, si è detto “veramente contento di essere qui. Porgo i miei saluti, ed anche quelli del presidente della Regione, agli organizzatori, ed al dottore Bertucci in particolare. Faccio i complimenti per l'iniziativa e il senso di essa: credo che il confronto, la presenza di tanti illustri medici di tutta Italia, magari anche calabresi che stanno al nord e che speriamo che un domani sia possibile riportare qui, sia un segno importantissimo dei passaggi e delle cose che si stanno facendo. Oggi è un momento importante che segna un'eccellenza, per il lavoro che gli organizzatori stanno facendo, per il lavoro che stanno facendo tanti medici calabresi, e per la necessità e l'utilizzo del beneficio del confronto con gli altri medici italiani. Il percorso che la sanità calabrese ha intrapreso per un rinnovamento, per una rinascita, è complesso, lunghissimo. Lo sa chi opera come voi, lo sa chi gestisce le aziende sanitarie: è un percorso complicatissimo ma che non si può fare se non c'è la volontà da parte di tutti di portare avanti questo progetto”.

Il presidente del consiglio regionale della Calabria, Filippo Mancuso, ha da parte sua affermato come non sia “facile parlare di sanità in una regione commissariata dal 2009. Vedete, io, come molti miei colleghi, ci alziamo la mattina per cercare di raccontare una Calabria diversa da quella che noi vediamo e sentiamo narrata in tv e nei media. Quindi ci impegniamo affinché si possa parlare in termini positivi della Calabria, sia per ragioni obiettive, perché non siamo quelli raccontati tante volte negativamente in tv, ma siamo molto di più. E questo per cercare, anche nelle politiche del lavoro, di attrarre investimenti, attrarre operatori, cercare di cambiare il corso delle cose, provando a dare ai nostri figli un futuro in Calabria. E, vedete, nella sanità è la stessa cosa: si racconta una Calabria troppo diversa da quella che molte volte è la realtà. Gli ultimi mesi, per me, a livello personale – ha continuato Filippo Mancuso – non sono stati i migliori della mia vita. Ho affrontato la sanità lombarda, perché ho dei familiari che risiedono lì, e ho affrontato anche la sanità calabrese. Guardate, io tutta questa differenza, onestamente, non l'ho notata. Perché, chi mi conosce lo sa, io partecipo ai convegni sempre con molta passione, soprattutto nella sanità. Mi sono sempre battuto per l'umanizzazione delle cure, per la presa in carico dei pazienti fino a quando il problema non sia risolto”.

“Oggi siamo qui a parlare di “breast”, e il problema che ho affrontato era proprio lì: onestamente – ha detto Mancuso - ho notato tutte queste accortezze, tutte queste peculiarità, e mi meraviglia che si racconti di una Calabria diversa da quella che è. Avrete visto l'ultima trasmissione, “Presa Diretta”, in cui non si è certo raccontato una verità sulla Calabria. Certo, i bilanci, i problemi... Però penso che mai nessuno come questo consiglio regionale, e questo presidente della giunta, che è anche commissario della sanità, sta affrontando i problemi. Solo per dare alcuni dati, ci sono state 3000 assunzioni, l'acquisto da parte dell'Asp di 60/70 ambulanze, ci sono stati investimenti nelle attrezzature e nei macchinari. Quindi, voglio dire, si sta facendo tanto. Tanto ancora bisogna fare, però dico che siamo sulla buona strada. In consiglio regionale porta la mia firma la legge che ha unito il “Pugliese-Ciaccio” con l'università. I cittadini richiedono una sanità migliore, e quindi come politico avevo il sogno di dare una sanità migliore ai calabresi: in alcuni casi c'è, come nella breast, e in altri casi bisogna migliorare. Però penso che, con l'impegno di tutti, potremo avere una sanità migliore che i cittadini calabresi meritano”.

La vice sindaca di Catanzaro, Giusy Iemma, da parte sua ha evidenziato come quella di oggi sia “un'occasione importante per mettere a confronto l'esperienza e le testimonianze. Sono ben lieta di essere oggi qui insieme a tutti voi: lo sono da donna, innanzitutto, da medico che conosce bene la realtà della senologia diagnostica e della breast unit della Azienda Dulbecco Presidio Pugliese-Ciaccio, e lo sono anche da amministratrice che raccoglie quotidianamente le testimonianze delle tante donne che hanno trovato conforto, supporto psicologico ed emotivo, ma soprattutto guarigione nella breast unit guidata dal dottore Francesco Abbonante. Mi sento di rivolgere veramente un ringraziamento sentito al dottore Bernardo Bertucci, un dottore che conosciamo come sempre all'opera, come una persona che non si risparmia mai. E' felice quando sono felici le sue pazienti. Dietro ad donna c'è un mondo, c'è una famiglia e c'è una comunità. Vorrei anche ringraziare le associazioni che sono oggi presenti: l'associazione 'Europa donna', 'Salute donna' e l'AMMI (Associazione Mogli Medici Italiani ndr.), e i loro programmi di educazione e promozione alla saluta della donna: questo diventa fondamentale”.

“Mi viene da ricordare in questa sala quel programma molto bello, fondamentale – ha proseguito Giusy Iemma -, 'Sei bellissima', che è riuscito a regalare, alle donne che attraversano il calvario del cancro al seno, un sorriso e tanta serenità. Ringrazio le associazioni per il ruolo che svolgono, e soprattutto i volontari. Il titolo del congresso, 'Benvenuti al sud', è emblematico perché ci consente anche di sottolineare quello che è il valore aggiunto che le nostre professionalità mediche sanitarie mettono sul campo nel settore della senologia diagnostica, della cura, della diagnosi, della prevenzione del cancro al seno. Questo è il cancro più diffuso tra le donne, ancora oggi gravato da un'elevata mortalità purtroppo. Ci sono molte differenze tra regioni, e questo gap noi vogliamo superarlo, attraverso una stretta sinergia tra politica e scienza. La senologia è in continua evoluzione, attraverso i suoi progressi tecnici e scientifici: consente davvero di fare una diagnosi accurata e precoce. La prevenzione diventa fondamentale, la diagnosi accurata e precoce. Ci aiuta molto l'intelligenza artificiale, così come la professionalità presente a Catanzaro e l'umanità dei nostri operatori. Ma consentitemi di sottolineare un aspetto: nelll'ambito della senologia diagnostica e della breast unit c'è un modello positivo di sanità che ci consente di dire che il diritto alla salute, nella città di Catanzaro e in Calabria, non è una chimera. Non solo è concreto, ma passa attraverso l'impegno di tutti. E la sinergia in questo campo diventa fondamentale”.

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