Catanzaro e Lamezia Terme non più come due poli distinti ma come un’unica area urbana diffusa, cuore della Calabria e cerniera naturale tra Jonio e Tirreno, con una connotazione identitaria e distintiva fortissima che affonda le sue radici nel mito dei Feaci. È questa la proposta che il vicepresidente Filippo Pietropaolo ha illustrato al movimento Area dei Due Mari. Uno strumento urbanistico innovativo che segna il superamento dei tradizionali confini amministrativi e apre una stagione nuova per la pianificazione territoriale e lo sviluppo urbano.
CON MOVIMENTO AREA DUE MARI UN PROGETTO STRATEGICO PER L’ISTMO D’ITALIA
Non più interventi frammentati ma una visione condivisa che unisce le due città e i quattordici comuni dell’istmo, trasformando la Strada Statale 280 da semplice arteria di collegamento in una linea strutturale di sviluppo: un corridoio di servizi, innovazione, socialità e crescita. È una fusione di visioni – sottolinea il vicepresidente della Giunta regionale e Assessore alla Transizione digitale Filippo Pietropaolo – che rende questo territorio il cuore pulsante della Calabria, punto di incontro tra comunità, economie e culture diverse.
IDENTITÀ, STORIA E MITO
L’Istmo d’Italia, insomma, come giardino di biodiversità e come terra evocata da Omero nel mito dei Feaci, da dove Odisseo riuscì a vedere contemporaneamente due mari. Questa singolarità – aggiunge il Vicepresidente – è la cifra che può rendere l’istmo riconoscibile in Italia e in Europa, trasformandolo da semplice luogo di transito a centro di attrazione e sviluppo.
PIETROPAOLO: INNOVAZIONE DIGITALE E ACADEMY DEL FUTURO
Uno degli assi portanti è l’innovazione digitale: il Programma d’Area integra infatti la strategia regionale già avviata con il protocollo nazionale per la transizione digitale. Investimenti che comprendono la realizzazione di un High Performance Computing (HPC) destinato a intelligenza artificiale, sanità digitale e ricerca, e la nascita di una Academy del Digitale per imprese e giovani. Non è solo tecnologia – evidenzia– ma un investimento sulle competenze che renderà l’istmo polo attrattivo per talenti e imprese.
CITTÀ ACCESSIBILE, CITTÀ DELL’INNOVAZIONE, SMART VILLAGE
Il Programma d’Area disegna anche una nuova geografia urbana: il Parco della Biodiversità lungo la fascia istmica, la Città Accessibile, la Città dell’Innovazione, gli Smart Village per i centri minori e la Rete della Storia per mettere a valore il patrimonio culturale. Non è un piano calato dall’alto – conclude Pietropaolo – ma un percorso costruito con i sindaci e con il movimento Area dei Due Mari, che con i suoi 900 aderenti ha dato forza e legittimazione a un progetto destinato a cambiare il futuro della Calabria.
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