Grande emozione al Museo delle arti Marca di Catanzaro sabato 25 novembre in occasione della giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.
È stata inaugurata la mostra multisensoriale "Fai un passo in più!" atta a sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema della violenza di genere, realizzata dagli alunni del Liceo artistico, e alla quale hanno fattivamente collaborato gli studenti degli indirizzi linguistico e delle scienze umane.
In apertura il taglio del nastro da parte del dirigente scolastico Angelo Gagliardi, supportato da alcuni alunni dell'Istituto da lui diretto. A seguire, dopo il saluto del dirigente Gagliardi, gli interventi delle autorità presenti, nonché dei rappresentanti dell'associazione culturale La voce della legalità, che ha contribuito all'iniziativa, e del Centro antiviolenza Astarte, che a sua volta ha collaborato nell'ambito della c.d. stanza sensoriale. L'avv. Simone Rizzuto, coordinatore de 'La voce della legalità ', oltre ad intervenire a più riprese nell'ambito dei vari momenti della mattinata, ha efficacemente moderato gli interventi previsti immediatamente dopo il taglio del nastro.
Il dirigente Gagliardi ha espresso viva soddisfazione per il lavoro che i ragazzi hanno portato avanti, sotto la guida attenta dei loro docenti, nelle impegnative fasi antecedenti al giorno dell'inaugurazione, dall'ideazione all'allestimento i ragazzi hanno dimostrato infatti un impegno tenace, indice di un maturo coinvolgimento sul drammatico fenomeno della violenza di genere. La professoressa Calabrò, coordinatrice del dipartimento artistico, ha evidenziato gli obiettivi della mostra soffermandosi sul metodo di lavoro seguito nella realizzazione degli elaborati grafici e delle opere pittoriche. L'avv. Rizzuto, nell'elogiare la bravura degli alunni ha sottolineato che l'intera iniziativa - la quale culminerà in un convegno formativo il 2 dicembre a cura de La voce della legalità - è stata coordinata dalla professoressa Elena Maida, ha quindi evidenziato da un punto di vista simbolico il titolo della mostra che rimanda ad un ulteriore decisivo passo verso l'eliminazione della violenza di genere, in relazione alla quale i rimedi penalistici non sono sufficienti ma è necessaria un'interazione tra cultura e arte tendente alla sensibilizzazione. Ha poi dato la parola al Consigliere provinciale Paolo Mattia e alla dottoressa Donatella Soluri presidente della commissione pari opportunità della provincia di Catanzaro, di cui sono componenti Giulia Anna Pucci e Maria Grazia Muri. Entrambi hanno richiamato l'attenzione sulla necessità di promuovere sistematicamente iniziative di sensibilizzazione volte a prevenire qualsiasi tipo di violenza, confermando l'importanza di una rete collaborativa e sinergica tra istituzioni, agenzie educative, centri antiviolenza e associazioni.
La dottoressa Daniela Cappelli è intervenuta rappresentando il Centro antiviolenza S.O.S. Astarte donna, e portando i saluti della Presidente Maria Grazia Muri, ha descritto le attività ed i servizi - tutti gratuiti- del centro, attivo 24 ore su 24 nell'assistere e supportare, avvalendosi di figure specializzate, donne vittime di violenze e maltrattamenti. La Presidente de La voce della legalità, prof.ssa Giulia Anna Pucci ha messo in luce le iniziative promosse da anni in ambito scolastico, volte al contrasto di discriminazione di genere e spesso realizzate in proficua sinergia con la scuola promotrice dell'evento, sottolineando il valore della mostra quale azione concreta di sensibilizzazione sul territorio, attraverso la brillante creatività ancora una volta espressa dagli alunni dell'Istituto De Nobili, ha inoltre evidenziato un significativo protocollo di intesa sottoscritto con il CAV Astarte, nel quale rientrano iniziative formative sul tema della prevenzione alla violenza di genere all'interno delle scuole.
È intervenuto il dottore Marco Rotella, segretario particolare del sindaco Nicola Fiorita, il quale ha ribadito il forte messaggio del primo cittadino in occasione del 25 novembre, circa l'urgenza della costruzione di nuovi modelli culturali incardinati sul rispetto e quindi sul ripudio del patriarcato e dei suoi pericolosi derivati. L'evento ha ottenuto il patrocinio, oltre che della Provincia di Catanzaro, anche del Consiglio regionale della Calabria, rappresentato dal presidente Filippo Mancuso, che , nel corso della mattinata è intervenuto, e nel visitare la mostra insieme ai ragazzi, ha inteso esprimere forte ammirazione per le opere grafico-pittoriche, nonché per l'installazione indumentale e per la stanza sensoriale. Il presidente Mancuso ha esortarto energicamente i ragazzi a perseverare nell'impegno socio-culturale finalizzato a debellare diseguaglianze di genere, richiamando tutti i presenti all'assunzione di una concreta responsabilità, anche in virtù della propria posizione professionale nella società. L'On. Mancuso, a margine della visita della mostra artistica "Fai un passo in più!" , ha annunciato la sottoscrizione di un protocollo di intesa tra la regione Calabria e l'Aterp, che coinvolgerà tutti i centri antiviolenza attivi, e in forza del quale verrà data la disponibilità di quindici appartamenti, tre per provincia, destinati all'accoglienza di donne vittime di violenza.
Infine, l'avv. Rizzuto ha ribadito la natura del fenomeno della violenza di genere come strutturale ed endo-sistemico, pertanto sarebbe auspicabile, anche in un'ottica di legislazione futura, creare una normativa ad hoc, organica ed effettiva. La mostra, visitabile gratuitamente da cittadini e rappresentanze scolastiche, resterà aperta fino al 2 dicembre, le scuole potranno accedervi previa prenotazione. "Fai un passo in più!" è un progetto espositivo innovativo, pensato e realizzato per far riflettere criticamente l'osservatore sulla realtà emergenziale del femminicidio e dell'allarmante escalation di abusi e maltrattamenti - anticamera dello stesso- in grado di sensibilizzare e coinvolgere emotivamente il visitatore grazie anche all'allestimento della stanza sensoriale ove si possono ascoltare testimonianze reali. L'arte, per la sua intrinseca capacità rivelatrice della realtà, compresi gli aspetti più oscuri, in questo caso si pone come efficace strumento di denuncia sociale dei drammi interiori, dei vissuti dolorosi e dei molteplici disagi che tante donne sono costrette a vivere, ma al contempo si attesta come strumento potente in grado di veicolare il coraggio delle donne, la loro capacità di reagire e uscire, se adeguatamente supportate, da perversi circuiti di violenza, trasformando il dolore personale in forza per sé stesse e per gli altri.
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