Hanno scritto all'Istituto Scolastico di Catanzaro frequentato dai loro figli, all'Ufficio Scolastico Regionale della Calabria e a quello Territoriale di Catanzaro, e lo hanno fatto conferendo mandato all'avvocato Francesco Pitaro. Sono alcuni genitori dei bimbi che frequentano una classe dell’Istituto, e che, a loro dire, manifesterebbero continuativamente disagi nel frequentare la scuola nelle ore in cui la lezione viene tenuta da una specifica maestra.
Nella loro qualità di genitori di figli minori, hanno denunciato sia verbalmente che per iscritto tali criticità al dirigente scolastico il quale ha sempre ripetutamente garantito la soluzione attraverso l’allontanamento della maestra; ma che, tuttavia, ad oggi, resta al suo posto.
A dire dei genitori, "la maestra utilizza metodi e modalità che stridono fortemente con i corretti metodi e modalità di insegnamento e tutto ciò ha causato danni ai piccoli allievi i quali vivono in un clima di terrore e chiedono insistentemente ai loro genitori di non andare a scuola". La maestra, inoltre, sempre a detta dei genitori per tramite del propri legale, "denigrerebbe i bambini, apostrofandoli con epiteti ingiusti e lesivi (“siete delle crape”), nel corso della lezione, parlando in dialetto e dicendo parolacce, urlando ripetutamente contro i piccoli alunni, ed allontanandosi dall’aula lasciando i bambini da soli". Tutto ciò, a detta dei genitori, "ha creato terrore nei bambini che vivono la scuola con ansia e chiedono ripetutamente di non andare a scuola o comunque di non frequentare la scuola nelle ore di lezione della maestra".
Per i genitori "tale situazione è ormai intollerabile" e gli stessi non potrebbero più sopportare che i loro figli, "che hanno pochi anni e sono particolarmente deboli e sensibili, vengano lasciati da soli con la maestra che usa sistemi lesivi e dannosi per la crescita dei piccoli e vulnerabili alunni". La situazione descritta "starebbe causando un danno evidente agli incolpevoli bambini i quali sarebbero costretti a subire gli atteggiamenti tracotanti e ingiusti e vessatori da parte della maestra" che avrebbe assunto "comportamenti e condotte che sono antitetiche rispetto alle sensibilità dei piccoli allievi e che causano sugli stessi inevitabilmente stress e tensioni e agitazioni che si riflettono conseguentemente e negativamente sulla crescita dei piccoli e sulla loro serenità e sull’intero percorso formativo e scolastico".
Pertanto, i genitori chiedono che il Dirigente scolastico "affronti la situazione esposta con rapidità e determinazione affinchè si crei all’interno della classe un clima scolastico sano e sereno in linea con la tenera età dei bambini/alunni". "E' davvero paradossale - scrivono infine - che la scuola che dovrebbe essere il luogo di crescita e di formazione dei piccoli alunni in cui si contrastano atteggiamenti vessatori e lesivi sia diventata, nel caso che occupa, il luogo in cui i piccoli e deboli alunni debbano subire atteggiamenti tracotanti e vessatori da parte dell’insegnante".
Conseguente, dunque, l'invito dei genitori a "voler prontamente intervenire in merito alla grave e intollerabile e lesiva situazione e a voler, entro e non oltre cinque giorni, disporre l’allontanamento della maestra dalla classe frequentata dai figli dei genitori istanti e comunque ogni altro utile atto e provvedimento diretto a creare all’interno della classe dei piccoli allievi un clima di serenità utile alla crescita psico/fisica e formativo/scolastica degli incolpevoli bambini". Qualora il dirigente non dovesse agire tempestivamente, i genitori si riservano "di segnalare i fatti al Prefetto di Catanzaro, nonché di svolgere ogni dovuta azione, anche di tipo giudiziario, a tutela della diritto alla salute e all’istruzione dei piccoli allievi".
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