Catanzaro, Mario Saccà ricorda i 70 anni del ritorno di Trieste all'Italia

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Mario Saccà
  26 ottobre 2024 09:01

di MARIO SACCA'

I triestini li avevo in casa: mia madre in quella occasione scrisse ai cugini della città irredenta e concluse la sua lettera con un entusiasmante VIVA TRIESTE, VIVA L'ITALIA.
Fra di loro era Piero Cavazzon, atleta della squadra di pallacanestro dello STOCK TRIESTE e nazionale italiano in quello sport. Un giorno ne parlai con il mio professore di educazione fisica SALVATORE ZAPPALA', SICILIANO E OGGI NON PIU' FRA NOI, CHE MI DISSE DI ESSERE STATO ALLENATORE DI CAVAZZON NEI RITIRI DELLA NAZIONALE ITALIANA. Una piacevole sorpresa che rafforzava la mia convinzione che esiste una sola Italia e le differenze sono solo nelle teste malate di chi vuole dividerla per ragioni non nobili ma molto interessate.
 
Nelle lunghe ricerche sulla Brigata Catanzaro ho ricevuto da Trieste il testo originale dell'inno di quella famosa unità del nostro Esercito, lo feci riprodurre da parte degli uffici della Provincia per essere collocato nella sala del MUSMI dove oggi è visibile, La provenienza del testo proveniva dai musei civici triestini, consegnato fin dal 1919 da un signore che era parte di un'organizzazione patriottica della città ma che era venuto in Calabria per aiutare i sinistrati del disastroso terremoto del 1908: la solidarietà non era "differenziata" ma  uguale nel cuore di ciascuno quando era necessario praticarla in ogni luogo. Sentimenti da confermare oggi, nella ricorrenza del 70° anniversario del ritorno a Trieste dell'Italia dopo le tristi vicende dell'occupazione titina. In quel 1954 a Catanzaro ci furono grandi cortei studenteschi per sottolineare lo spirito patriottico della nostra città, sempre confermato durante il lungo percorso risorgimentale. Il Comune solidarizzò con quello di Trieste e ricevette i ringraziamenti del suo sindaco. Inoltre fu dedicata la Villa Comunale a Trieste, poi cancellata dall'amministrazione Abramo ma non ripresa da quella attuale. Via Paglia è la strada che ricorda una delle giovani vittime degli scontri avvenuti nella città adriatica durante le imponenti manifestazioni che ne chiedevano il ritorno all’ Italia. Oggi i cittadini confermano lo spirito di quegli anni e ne difenderanno il significato ed il contenuto conto chiunque intenda metterlo in discussione.
 

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