Catanzaro, nel quartiere Santa Maria l'articultura per i ragazzi "Alpha generation"

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images Catanzaro, nel quartiere Santa Maria l'articultura per i ragazzi "Alpha generation"

  18 luglio 2025 12:31

Si è svolta con grande soddisfazione partecipativa, chiaramente espressa nei commenti dei ragazzi Alpha Generation, la prima fase del progetto della Psico-Pedagogista Milena Manili nella sede di Humanities@Osce.Lab (Officina di Scienze Creative Evolutive) affiancata al CASM e CSV Catanzaro, nel quartiere Santa Maria.  

L'intensità della partecipazione dei dieci ragazzi è stata tale da trasformare i due spazi del Centro Culturale e fruitori (Artisti Alpha) in un unico ponte di passaggio e di contaminazioni tra chi, adulto - referente -assistente "competente", porta la propria esperienza nel settore e chi, in età evolutiva tra i 9 e i 16 anni, esprime la propria genuinità espressiva, svincolata dagli stereotipi dei social media. Interpretando, come nelle antiche pedagogie maieutiche ed artistiche, quella creatività spontanea che sa "guidare la mano, la mente e il cuore" dei giovani allievi che operano entro una magica biosfera espressiva ricca di talenti. Col sottofondo di musiche relax scelte tra le maglie del jazz, una coltre di magia si è riversata sui giovani "apprendisti stregoni". Testimoni di un tempo critico, di fatti e luoghi distopici, ma anche portavoce di una loro logica ben fondata, seppure di difficile combinazione con la complessità delle emozioni e le frequenti "distorsioni percettive" di una società complessa e anaffettiva. 

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L'Arte è una cura, perché avvalora l'immagine di sé, del proprio modo di vedere la realtà, dei mezzi artistici più consoni perché ognuno possa integrarsi nel gruppo, in assenza di un giudizio estetico. 

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Il Processo artistico (grafico-pittorico-plastico), tramuta la parola significativa nel simbolismo artistico, fino ad accarezzare l'anima. 

Il percorso dei ragazzi "Alpha generation" ha l'obiettivo di portare benessere psico-fisico, pacificare l'ansia emotiva, sciogliere i nodi della "rete esistenziale" che avvolge le giovani leve, perché possano pescare e riportare in superficie certi tesori nascosti, i propri talenti. 

Ma soprattutto, l'arte è terapia, in quanto produce consapevolezza del rischio di un isolamento passivo ed acritico, stimolando buone prassi per la prevenzione del disagio mentale e fisico, di ogni specie e grado di tolleranza. 

 

 

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