
Pubblichiamo un ricordo di Lorenza Rozzi scomparsa qualche giorno fa
Lorenza Rozzi, giovane infermiera professionale della Croce Rossa Italiana, è arrivata, dall’Emilia, a Catanzaro nel ’68.
Lorenza Rozzi è stata una donna straordinaria, tutta la sua vita è segnata dalla passione e dall’amore per gli altri. A diciassette anni è Infermiera Professionale della Croce Rossa Italiana. La troviamo giovanissima in missione in Svezia e a Zurigo, poi a Roma sino al ’67. Da Roma a Parigi e poi ancora a Roma. È, con altre colleghe, soprattutto emiliane, è in Belice, 1968, durante il terribile terremoto, dove rimase per tre mesi. In Sicilia ebbe modo di conoscere le donne del Sud, e se ne innamorò. Quella esperienza, nel Sud Italia, la spinse a scegliere, per altruismo la Calabria e la nostra città. Infatti, quando Susanna Agnelli, Presidente della Scuola Infermieri di Roma, le chiese di scegliere una nuova destinazione di suo gradimento dove lavorare, decise per Catanzaro: città che amò tanto. All’ospedale Pugliese ebbe modo di conoscere e collaborare con lo straordinario corpo medico di allora: Alberti, Mussari, Spadea, Basso, Carbone, Zimatore, Petrosillo, e ancora altri. Con il prof. Stelio Cannistrà, Direttore Sanitario, instaurò un rapporto di proficua cooperazione.
Fondò, assieme a due donne di particolari qualità, Maria Filippi e Anna Platte, all’interno del Pugliese, la prima Scuola Infermieri Professionali.
A Catanzaro, per tutta la vita, ha svolto in tanti anni, con impegno e duro lavoro, una missione di solidarietà ed aiuto alla sofferenza. A noi, allora allievi e poi colleghi di lavoro, ha trasmesso la sua passione ed il suo amore per il malato. Ma oltre al lavoro in corsia, anche l’impegno per la formazione continua professionale e per un’intelligente ed innovativa organizzazione del lavoro. Per Lorenza, sono stati un tracciato caratterizzante del suo lavoro, Dopo la pensione entrò nel mondo del volontariato, e qui trovò senso, passione politica e sociale nella pratica quotidiana delle relazioni e cura dei più bisognosi. Ha iniziato con la Caritas a fare volontariato di quartiere. Al Centro di Solidarietà Calabrese si occupò, come infermiera, dei tossicodipendenti. Seguì, ancora, l’esperienza di volontariato in carcere, che durò per 10 anni. Questa esperienza, ebbe a dire, che le fu di particolare arricchimento umano e di amore.
Noi tutti l’abbiamo apprezzata come una donna di profonda bontà, libera da condizionamenti, amante della libertà e in continua lotta contro i soprusi, le ingiustizie e le disuguaglianze. Donna contro ogni pregiudizio e in costante impegno per i diritti umani.
Oggi la ricordiamo una collega, una amica che è stata per tutti noi modello, fonte ed esempio di rispetto e di amore per la professione infermieristica.
Lorenza Rozzi ha dato un altissimo contributo alla professione attraverso la formazione di molti infermieri fin dal momento in cui nel 1968 fece parte dell’equipe di formazione delle prime allieve della neonata scuola infermieristica di CRI di CZ. Nel corso della sua carriera Lorenza Rozzi non ha smesso di porre l’accento su un aspetto fondamentale dell’assistenza infermieristica: il rispetto e la centralità del malato.
Oggi ogni infermiere che si è diplomato alla Scuola Infermieristica di Catanzaro, ovunque ha lavorato o continua a lavorare, non potrà che ricordare Lorenza Rozzi, quale fulgido esempio di collega che ha amato la professione, e che ha dato molto, con amore, all’ammalato per alleviare le sofferenze.
Lorenza ci lascia a 87 anni, e il nostro ultimo pensiero va a lei, con tanta gratitudine, riconoscenza e amore. Lorenza è stata un’amica unica e sempre attenta alle nostre necessità.
Ciao Lorenza ti porteremo sempre nei nostri ricordi.
Anna Maria Caroleo, Maria Teresa Codamo, Rosalba Crispo, Maria Grazia Parisi,
Maria Pugliese, Emilio Rotella, Annita Scalia, Laura Tripodi, Marisa Zangari.
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