Catanzaro, Nuovo appuntamento con: "Parliamo un po' di sinistra?": il dibattito sull'astensionismo

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  22 dicembre 2025 21:35

di GAETANO MARCO GIAIMO

Riportare gli elettori smarriti al voto è stato uno dei temi proposti dal Partito Democratico nella scorsa campagna elettorale per le elezioni regionali. Il PD, a Catanzaro, non vuole smettere di interrogarsi sull'astensionismo e oggi pomeriggio, nella Sala Concerti di Palazzo De Nobili, ha dato vita al secondo appuntamento del format “Parliamo un po’ di sinistra?”, dedicandolo proprio a questo tema. L'incontro, moderato da Francesco Ielapi, promotore dell'iniziativa, ha voluto affrontare la crescente disaffezione al voto soprattutto al di fuori delle scadenze elettorali, interrogandosi su come ricostruire un rapporto tra cittadini, politica e partecipazione democratica che sembra molto labile.

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Ad aprire i lavori è stato il Sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, che ha ringraziato Ielapi per aver acceso i riflettori su una problematica così complessa. "L’astensionismo è il frutto della fine dei partiti di massa – ha spiegato il Sindaco – e dell'incapacità di sostituire quello che si è perso in termini ideologici con l'aggregazione. Se non si vota, la qualità e l'essenza della democrazia vanno in crisi". Fiorita ha poi sottolineato la differenza tra il voto locale e quello nazionale: "Alle comunali c'è molta partecipazione, dobbiamo però fare in modo che l'interesse verso la politica diventi duraturo. I social sono utili per raggiungere le persone, ma inutili per costruire una cittadinanza partecipe e attiva". Sulla stessa scia l'assessore comunale all'Ambiente Irene Colosimo, che ha condiviso la sua esperienza da giovane amministratrice: "La cosa che più mi spaventa è l'orgoglio con cui la gente svela di non aver votato. Dobbiamo chiederci perché si sia creata questa distanza e capire come riacquisire l'amore per la cosa pubblica".

Il dibattito è entrato nel vivo con gli interventi tecnici di due personalità di altissimo profilo. Giulia Annunziata, consulente politico e membro della redazione di Sondaggi BiDiMedia, ha analizzato lo spostamento del voto da dovere a scelta opzionale: "Oggi sembra quasi strano andare alle urne: il partito degli astensionisti è ormai il primo in Italia". Annunziata ha evidenziato come il populismo crei un elettorato instabile, soffermandosi anche sull'apporto dei media: "La carta stampata è ormai in crisi però ha sempre autorevolezza, dobbiamo cercare di informarci correttamente per poi diffondere ciò che apprendiamo". Marco Venturini, consulente politico e autore del libro "Astensionisti. Come riportarli al voto", ha offerto un'interessante analisi: "L'astensionismo non è solo protesta, a volte è soddisfazione o rassegnazione. Per invertire la rotta servono candidati credibili che sappiano incarnare un programma, non solo facce nuove. Bisogna usare i social con i linguaggi giusti per gettare un seme, ma poi è fondamentale riportare la gente nei circoli e nei luoghi di militanza".

Al termine della discussione, spazio agli interventi dal pubblico, con il segretario provinciale PD Gregorio Gallello che ha voluto portare una sua riflessione: "Il farmaco giusto per aggredire l'astensionismo è rimettere al centro le idee e darci un'identità precisa". Dopo un breve dibattito su un'eventuale riforma della legge elettorale, i saluti finali sono stati affidati all'assessore Colosimo, che nel ringraziare i relatori ha lanciato la proposta di organizzare un nuovo seminario su informazione e politica. La giornata dunque ha costituito uno spazio di confronto con chiavi di lettura e strumenti di analisi per indagare questo fenomeno in maniera strutturale, cercando risposte credibili e durature.


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