Catanzaro, presentata in Regione l'associazione di produttori ortofrutticoli “Passione Mediterranea AOP”

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  28 ottobre 2024 13:21

di MARCO VALLONE

Quattro organizzazioni di produttori ortofrutticoli, tre calabresi ed una pugliese, si aggregano e danno vita ad una nuova associazione, denominata “Passione Mediterranea AOP”. Insieme, queste organizzazioni concentrano all'incirca 29 milioni di euro di produzioni ortofrutticole in capo a 1404 soci produttori che operano, in via esclusiva, nei territori calabresi e pugliesi, attraverso una gestione di oltre 1500 ettari di terreni. Le organizzazioni che assumono questa iniziativa di aggregazione sono: l'Ortocal di Corigliano-Rossano, presieduta da Franco Nicola Cumino; la Copam Toc di Cinquefrondi; la FruJ.T. di Locri; la Arca Fruit di Bisceglie.

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Nella conferenza stampa di presentazione di “Passione Mediterranea AOP”, tenutasi questa mattina presso la sala turchese della Cittadella regionale a Catanzaro, sono stati partecipi; l'assessore all'agricoltura della Regione Calabria, Gianluca Gallo; Franco Nicola Cumino, presidente AOP “Passione Mediterranea”; Andrea Badursi, assessore Regione Puglia; Angelica Curci, responsabile commerciale OP Arca Fruit.

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“Fra le parole chiave che riferiamo all'agricoltura calabrese nei prossimi anni c'è la parola 'cooperazione' – ha affermato l'assessore all'agricoltura della Regione Calabria, Gianluca Gallo -. Oggi quattro OP (Organizzazioni di Produttori), che già avevano un buon fatturato, decidono di stare insieme. Tre calabresi e una pugliese. Decidono di fare cooperazione a buon livello, unendo fatturati per una somma che sfiora i 30 mln di euro. Quindi un segnale importante che noi abbiamo riconosciuto attraverso un decreto che non ha per ora un nostro supporto, perché i supporti alle OP sono diversi, ma che comunque può essere esemplare per l'agricoltura calabrese”. Relativamente a cosa possa fare la politica per quel che concerne la logistica, Gianluca Gallo ha sottolineato come la logistica sia “un elemento fondamentale per consentire alle nostre merci di raggiungere in tempi brevi i mercati di riferimento. La logistica è un elemento strutturale della nuova agricoltura, per cui credo che questi aspetti debbano essere ragionati insieme attraverso le OP che più possono esporsi su mercati nazionali ed internazionali”. Sul significato che ha questa aggregazione, anche considerata la presenza di una componente pugliese in essa, l'assessore Gallo si è così espresso: “Noi abbiamo un fatturato, nel settore ortofrutticolo, di circa 990 mln di euro. Sono dati del 2022. Questi aspetti però non trovano in Calabria un'organizzazione che sia pari a questi numeri, a questo fatturato, perché siamo organizzati per soli 280 mln di euro. E' un invito questo a stare insieme, perché stando insieme si è più forti: si resiste meglio ad un mercato difficile, guidato dalla finanza, la grande distribuzione organizzata. E attraverso questo messaggio, con 3 OP calabresi ed una pugliese, si ha anche l'opportunità di andare oltre i confini regionali dando un messaggio che riguarda l'intero mezzogiorno, che sarà nei prossimi anni l'area di espansione del mercato ortofrutticolo nazionale”.

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Il presidente AOP Franco Nicola Cumino, da parte sua, ha evidenziato come purtroppo sia poco avvertita, in Calabria, “questa convinzione di dover stare insieme. Noi, per la verità, ci siamo ritrovati insieme perché abbiamo condiviso questo progetto che vede 4 OP, di cui una pugliese, unificate insieme per raggiungere il comune obiettivo di migliorare la forza contrattuale delle singole OP e di presentarsi sul mercato con un paniere molto più ricco che possa essere di grande interesse per la GDO. Perché l'intera produzione delle nostre aziende va verso la GDO. Chiaramente il paniere composito che abbiamo raggiunto con la composizione di questa OP ci pone nelle condizioni di presentarci con un'offerta interessantissima, perché, avendo in mezzo a noi anche un'OP pugliese, siamo in grado di offrire produzioni che in Calabria non ci sono, come ciliegie e uva apirena, che hanno un mercato anche estero molto interessante. Per cui, chiaramente, immaginiamo che questa realizzazione possa conferire alle nostre aziende maggiore stabilità e forza contrattuale”. Cumino ha anche ricordato il suo passato di direttore generale dell'assessorato regionale all'agricoltura: “E' stato un periodo esaltante in cui, praticamente, mi sono interessato per prima della programmazione dei fondi strutturali comunitari 'Agenda 2000', nella programmazione 2000-2006. E già allora avevo intuito che la forma più efficace di potere delle aziende era l'aggregazione. Immaginammo, come prima Regione in Italia, il finanziamento dei PIF, i Progetti Integrati di Filiera, che non erano altro che un aggregato di aziende che avevano un comune obiettivo: quello di arrivare, oltre che alla cooperazione, anche ad un'ipotesi di trasformazione industriale. Purtroppo non ha avuto continuità questo progetto: noi lo abbiamo ripreso con la costituzione delle OP, che è una politica che sta seguendo la Comunità Europea per dare maggiore consistenza alla produzione delle zone svantaggiate come sono le nostre”.

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