Catanzaro, prima di morire lascia un messaggio per i medici del Policlinico: “Siete stati unici”

La sanità, la buona sanità, non è determinata solo dalle competenze professionali del personale ma anche dalla capacità dei sanitari di prendere in carico il paziente a 360 gradi e di supportare la persona bisognosa di cure anche dal punto di vista umano e psicologico. 

La buona sanità in Calabria esiste e la realtà del policlinico universitario di Catanzaro ne è la riprova. Una storia di buona sanità arriva proprio dal Policlinico dell’Università Magna Graecia: a condividere la lettera di seguito riportata è la famiglia della signora Maria Procopio, venuta a mancare qualche tempo fa, che prima di morire ha lasciato un messaggio di ringraziamento dedicato a coloro che si sono presi cura di lei con dedizione e amore nel reparto di terapia intensiva del policlinico Umg. 

Ecco il ringraziamento della signora Maria Procopio: 

“Desidero ringraziare tutto il personale medico, infermieristico e oss del reparto di terapia intensiva del policlinico di Catanzaro per la gentilezza e la competenza con cui mi hanno assistito. L’ indiscutibile professionalità e le capacità empatiche del personale sanitario sono doti fondamentali per chi si occupa della presa in carico dei pazienti. A chi dice che la sanità pubblica non funziona, vorrei dire che la medicina pubblica è in grado di dare risposte grazie a chi lavora con dedizione, competenza e passione all’interno del sistema sanitario. Nella quotidianità, fatta spesso di critiche e pregiudizi, ritengo sia importante dire che qui c’è una realtà sanitaria pubblica che fa la differenza e che si distingue per capacità, solerzia, efficienza. La mia esperienza può restituire fiducia e speranza nel sistema sanitario calabrese. Ai giovani infermieri, medici, oss, vorrei dire di continuare così, di dare sempre il massimo e di sorridere sempre ai pazienti. Chi ha un problema di salute merita attenzioni e cure di eccellenza ed io, qui al policlinico dell’Università Magna Graecia, ho trovato tutto questo. Ecco perché voglio ringraziare pubblicamente tutti coloro che si sono occupati della mia degenza: quello della terapia intensiva è un reparto particolare, riservato a coloro che vivono momenti difficili e situazioni di grave rischio per la salute. Nonostante la complessità della struttura, l’umanità è sempre stata al primo posto insieme alla professionalità. A tutti coloro che si sono presi cura della mia salute, va la mia più sincera e profonda gratitudine. Mi auguro che la nostra buona sanità possa essere conosciuta e apprezzata sempre più perché i nostri professionisti sono eccellenti a livello di competenze e, soprattutto, a livello umano”. 

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