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Catanzaro, sfuma l'idea della Scuola di Farmacia e Nutraceutica dell'Umg nel centro storico

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La sede dell'UMG in via Eroi
  18 aprile 2024 20:53

di STEFANIA PAPALEO

Sfuma l'idea della Scuola di Farmacia e Nutraceutica dell’Università Magna Graecia di Catanzaro nel centro storico. Ad annunciarlo in diretta dai microfoni de La Nuova Calabria è stato il prof Francesco Ortuso, ospite della puntata di questa sera della trasmissione Catanzaro Capitale. "Non c'era un reale vantaggio per la città, ad oggi  i nostri iscritti sono 86, dunque non ci sarebbero state tutte queste persone da portare nel cuore della città", ha spiegato il presidente della Scuola, che ha incalzato: "Quando uscì la notizia del trasferimento di Farmacia a Catanzaro abbiamo ricevuto una serie di richieste: per 10 giorni non sapevamo  se era Germaneto o Catanzaro. Non avremmo risolto i problemi della città, 80 persone non spostano nulla, forse avremmo piuttosto creato disagi agli studenti, molti dei quali avevano già fittato la casa in prossimità del quartiere Germaneto". Un semplice rinvio? "Non se ne farà nulla neanche il prossimo anno", la secca risposta del presidente Ortuso, che non lascia così spiragli rispetto alla notizia che era stata diffusa a gran voce dal sindaco Nicola Fiorita lo scorso mese di ottobre, parlando di un ulteriore passo in avanti nell'integrazione università-città.
LEGGI QUI LA NOTIZIA DATA LO SCORSO ANNO CIRCA L'AVVIO DELLE LEZIONI DELLA SCUOLA DI FARMACIA E NUTRACEUTICA DELL'UMG NEL CENTRO STORICO DI CATANZARO

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A comunicarlo al sindaco era stato il Rettore uscente dell’Ateneo catanzarese, Giovambattista De Sarro, in seguito alla decisione che era stata assunta  dal Senato Accademico di far frequentare agli studenti del primo anno le lezioni nel cuore della città, precisamente nel polo didattico di via degli Eroi 1799 che già ospita le attività di Sociologia "a conferma della volontà dell’Ateneo di mantenere e rafforzare il proprio ruolo di presidio culturale nel Capoluogo di Regione, contribuendo non solo alla crescita e alla formazione delle giovani menti, ma anche alle scelte strategiche che riguardano lo sviluppo del territorio e le sue possibili vocazioni”. Ma nulla di tutto ciò accadrà e così ancora una volta la città vede sfumare l'ennesima possibilità di riportare vita nel centro storico, dove presumibilmente bisognerebbe trasferire piuttosto facoltà umanistiche che non hanno necessità di laboratori vicini e tutti presenti nel Polo sanitario a Germaneto.

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