di GIUSEPPE SILIPO*
Abbiamo letto, con non poca soddisfazione, dei successi di Mirabilia in quel di Como e della bellissima accoglienza riservatagli al Museo della seta della città lombarda. Tutto ciò ci da lo spunto per alcune riflessioni. Sappiamo bene che "nemo profeta in patria", e ancor meno lo è nella nostra città. Ma nel passato, le performance di Mirabilia hanno appassionato tutti i catanzaresi, raccogliendo consensi anche fuori dalle mura della città. Come non ricordare le sfilate in costume medioevale, i bravissimi sbandieratori, le dame e i cavalieri. Coloravano la città di quel giallo e rosso che ci faceva sentire orgogliosamente catanzaresi. Ma, soprattutto, raccontavano la nobile storia della nostra Catanzaro ai più sconosciuta.
Non comprendiamo il motivo per cui nessuno abbia pensato mai di restituire ai catanzaresi quelle gioiose sfilate, quello sventolio di bandiere, quel sentirsi uniti e non divisi.
Sarà un problema di costi? O di altro che noi non sappiamo? Noi ci proviamo a sollecitare l'Amministrazione comunale a trovare una soluzione per riportare nella propria sede naturale Mirabilia.
Magari già dalla prossima programmazione estiva anche se Mirabilia non andrebbe catalogata tra i cosiddetti eventi minori.
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