Catanzaro, tra arte e legalità: l'Artistico 'De Nobili' stringe un gemellaggio con il liceo 'Melotti'

Una delegazione di studentesse del Liceo artistico "Giovanna De Nobili" di Catanzaro, guidato dal Dirigente Angelo Gagliardi, ha partecipato al Festival della legalità, che si è tenuto a Lomazzo (Co) dal 29 settembre al 1 ottobre, occasione in cui è stato stretto il gemellaggio con il Liceo artistico Fausto Melotti di Lomazzo. 

Centrale il tema del rapporto tra giovani e legalità e del ruolo insostituibile della scuola, con la sua funzione di prevenzione e come presidio di legalità e valori costituzionali.

Tre giorni di riflessioni e momenti altamente simbolici con l'inaugurazione di un presidio di legalità presso il Liceo Melotti dedicato a Lea Garofalo e il commovente videomessaggio della sorella Marisa, che ha ricordato che Lea è stata la prima testimone di giustizia calabrese e ci ha lasciato un grande esempio di coraggio e di denuncia che deve essere da guida per tutti noi: “Lea da sola ha sconfitto un intero clan di ndrangheta, Lea da sola ha vinto la sua battaglia”- questa una delle frasi pronunciate da Marisa.

A seguire la piantumazione di un albero in ricordo di tutte le vittime di mafia, l' intitolazione di un piazzale comunale ai giudici Falcone e Borsellino e la realizzazione da parte degli studenti dei due Licei artistici di un pannello in stile Andy Warhol dedicato ai due magistrati.
Forte e incisivo l'intervento di sensibilizzazione rivolto agli studenti dal Dott. Pino Cassata, coordinatore del movimento agende rosse di Rozzano (Mi), che prende il nome dall'agenda di Paolo Borsellino, sparita dopo la strage di via D'Amelio, e che opera affinché sia fatta piena luce sulla strage stessa e sulle altre   stragi di stato-mafia.

Così come il messaggio di denuncia e l'invito agli studenti a sviluppare un pensiero critico per riuscire a discernere tra le notizie  e analizzare gli eventi, rivolto da Paolo De Chiara, giornalista e autore del libro "Il coraggio di dire no" dedicato a Lea Garofalo.
Non sono mancati i momenti musicali con l’intervento di Sebastiano Vitale, in arte Revman, poliziotto rapper nato a Palermo, il cui repertorio – che ha una speciale missione pedagogica a servizio della giustizia e della legalità - ha dato vita ad una serie di campagne di sensibilizzazione rivolte ai giovani.

Un' importante occasione di incontro e di confronto tra i due istituti operanti in territori e contesti profondente diversi, ma uniti nella volontà di contrasto della cultura mafiosa, che da oggi procederanno insieme nella costruzione di percorsi e progetti sul tema della legalità.

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