di IACOPO PARISI
La transizione abitativa in Italia è al centro di un dibattito sempre più acceso, e il Terzo Rapporto Federproprietà-Censis ha fornito un’occasione unica per analizzare i cambiamenti e le sfide legate al rapporto degli italiani con la casa. L’evento, ospitato presso la Sala Conferenze della Camera di Commercio di Catanzaro, ha riunito esperti, rappresentanti istituzionali e professionisti per discutere un tema cruciale per il futuro del Paese. Moderato da Ugo Gardini, presidente di Federproprietà Calabria, il convegno ha offerto una panoramica esaustiva sulle difficoltà sempre più evidenti che gli italiani affrontano nel realizzare il sogno della casa di proprietà, tradizionale pilastro di stabilità economica e sociale.
Gardini ha sottolineato come il rapporto non sia un semplice documento statistico, ma uno studio complesso che analizza il legame tra gli italiani e la casa, un rapporto in continua evoluzione a causa delle dinamiche globali e dei provvedimenti europei sull’efficientamento energetico. Ha inoltre evidenziato il ruolo di Federproprietà, associazione impegnata da anni nella tutela dei diritti dei proprietari, in collaborazione con altre sigle di settore come Aspi, Uppi, Union Casa, e organizzazioni degli inquilini come Federcasa, Ania e Fenit.
Giovanni Pintimalli, presidente provinciale di Federproprietà, ha introdotto i punti salienti del rapporto Censis, sottolineando le crescenti difficoltà per i giovani nel diventare proprietari di casa, soprattutto in assenza di risorse stabili e di lavori a tempo indeterminato. Particolare attenzione è stata rivolta al fenomeno dei "proprietari ereditari", in contrasto con chi deve conquistare la casa da zero, e alle nuove forme di abitazione come il social housing e il senior housing.
Nicola Fiorita ha portato i saluti istituzionali, evidenziando l’importanza di creare sinergie tra università, amministrazioni locali e proprietari immobiliari, soprattutto nel contesto delle residenze universitarie. Una riflessione che ha trovato eco negli interventi successivi, come quello del prefetto Castrese De Rosa, che ha ribadito il valore strategico della casa come tema di interesse generale.
Francesco Granato, vicepresidente di Federproprietà, ha analizzato le implicazioni sociali del rapporto Confcommercio-Censis, che rivela dati preoccupanti: il 56,3% dei giovani non è incline a formare una famiglia, condizionati dalla mancanza di risorse e dalla sfiducia nel futuro. Ha anche affrontato il tema della crescente difficoltà nel trovare case in affitto a prezzi accessibili, complice la diffusione di locazioni brevi e piattaforme come Airbnb.
Gerlando Cuffaro, presidente dell’Ordine degli Ingegneri, ha evidenziato l’urgenza di affrontare i problemi legati alla burocrazia e alla mancanza di una visione condivisa per la transizione abitativa. Ha sottolineato che la casa non può essere considerata un problema isolato, ma deve essere al centro di una progettazione integrata che coinvolga tutte le componenti tecniche e politiche.
Pietro Falbo, presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, ha ricordato i dati preoccupanti relativi alle transazioni immobiliari, che hanno subito una drammatica riduzione negli ultimi anni, evidenziando però segnali di ripresa a partire dal 2013. Ha anche sottolineato la necessità di una normativa flessibile che possa adattarsi alle esigenze specifiche del territorio, supportando lo sviluppo del patrimonio immobiliare.
Il tema della transizione verso le case green è stato approfondito da Giovanni Caridi, rappresentante dell’Associazione Bancaria Italiana, che ha illustrato gli obiettivi ambiziosi fissati dall’Unione Europea: entro il 2035, le emissioni dovranno essere ridotte del 55%, e entro il 2050 il consumo energetico dovrà essere neutralizzato. Tuttavia, la mancanza di fondi sufficienti – si stima che occorrano 152 miliardi di euro l’anno – rende questo traguardo arduo. Inoltre, la rigidità normativa e le differenze culturali aggravano ulteriormente il problema, come hanno sottolineato Ferdinando Chillà, presidente dell’Ordine dei Geometri, ed Eros Corapi, presidente dell’Ordine degli Architetti.
Tra gli interventi più significativi, quello di Marco Napoli, vicepresidente di Confcommercio Catanzaro, ha messo in evidenza l’aumento esponenziale delle tasse sulla casa dal 2014 (+104%) e la necessità di introdurre premialità fiscali per incentivare investimenti nel patrimonio immobiliare.
Francesco Grande, in rappresentanza dell’Ordine degli Avvocati, ha invece analizzato l’impatto normativo delle locazioni brevi, introdotte nel 2017, che consentono contratti non registrati, creando squilibri nel rapporto proprietario-conduttore.
Maurizio Pezzetta, vicepresidente nazionale della FIMAA, ha chiuso i lavori sottolineando l’importanza di creare una legislazione chiara e strumenti che garantiscano sicurezza ai proprietari, incentivando così il ritorno sul mercato dei 9,5 milioni di immobili attualmente vuoti.
Il convegno si è concluso con un messaggio di unità: solo una collaborazione tra tutte le componenti coinvolte – politiche, tecniche e sociali – può affrontare le sfide della transizione abitativa in Italia.
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