Catanzaro, un protocollo per valorizzare i beni confiscati: fondi per 32 milioni (VIDEO)

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La sottoscrizione del protocollo in Prefettura
  13 febbraio 2023 16:58

di FILIPPO COPPOLETTA

Nella lunga serie di appuntamenti istituzionali tenuti quest'oggi dal ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, in visita nel capoluogo di regione, al termine del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura, anche la sottoscrizione di un accordo tra l'Agenzia nazionale per i beni confiscati e la Regione Calabria, volto ad una "più efficace politica di valorizzazione dei beni confiscati presenti sul territorio regionale e all'individuazione di nuove modalità di riuso e rigenerazione urbana del territorio".

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"Un protocollo importante" lo ha definito Piantedosi guardando a quella componente che va a formalizzare e solennizzare la collaborazione istituzionale che già esisteva tra i due organismi per una destinazione dei beni che punta ad avere performance sempre migliori. "Sottoscrivere questo tipo di accordi significa accompagnare la grande capacità delle forze di polizia ad aggredire i patrimoni criminali" ha aggiunto il ministro, evidenziando l'inaugurazione del nuovo Centro Operativo della Dia - avvenuta pochi minuti prima - all'interno di un stabile confiscato alla 'ndrangheta (CLICCA QUI PER LEGGERE).

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A siglare l'accordo sono stati il direttore dell'Agenzia, Bruno Corda, e il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. Un protocollo che nasce da un colloquio già avviato nei mesi passati tra il presidente calabrese e Piantedosi, così come rivelato dallo stesso Occhiuto nel corso dell'incontro con la stampa.

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"Vogliamo che ci sia una migliore gestione e valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata in Calabria - ha detto Occhiuto - perché il modo migliore di combattere il potere criminale in una regione complicata come la nostra è quello di dare ai cittadini la percezione che lo Stato è presente, che è più forte della criminalità organizzata e che i beni confiscati vengono valorizzati a fini sociali". 

Occhiuto ha infatti specificato come, in passato, tale valorizzazione non sempre sia stata attuata in modo efficiente. "Siamo una Regione nella quale la maggior parte dei Comuni versa in condizioni strutturali di deficit economico" ha evidenziato il presidente, dichiarando l'intenzione di investire 32 milioni di euro di fondi derivanti dal programma operativo regionale, per valorizzare e gestire gli immobili confiscati.

"Questi 32 milioni sono così ripartirti - ha spiegato Occhiuto - 20 milioni sono destinati alle attività di recupero e di ristrutturazione dei beni, 12 milioni sono indirizzati invece al sostegno delle attività di gestione". Tra le prime attività auspicate dal presidente della Calabria, quella di abbattimento dei beni immobili abusivi confiscati. "Credo che sia un bellissimo esempio, simbolicamente importante, quello di mostrare ai cittadini calabresi che gli immobili costruiti dalla criminalità organizzata in sfregio alle leggi, collassano perché lo Stato è presente e fa in modo di dimostrare a tutti che è più forte di ogni potere criminale" ha aggiunto Occhiuto, rendendo noto come già nelle prossime settimane sarà demolito l’ecomostro di Torre Melissa.  

"Questo risultato non sarebbe stato possibile se non ci fosse stato il coinvolgimento attivo del ministro Piantedosi, del sottosegretario Wanda Ferro, di sua eccellenza il prefetto Bruno Corda, che dirige l’Agenzia dei beni confiscati” ha concluso il presidente Occhiuto.

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