di IACOPO PARISI
Una serata all’insegna della musica, dei ricordi e dell’ironia. Così si può riassumere la presentazione di Emozioni Garantite, il libro/disco di Maurizio Vandelli, che si è tenuta ieri al Museo del Rock di Catanzaro. Un evento che ha visto la partecipazione di un pubblico numeroso e attento, affascinato dalla spontaneità e dal carisma di un artista che ha segnato la storia della musica italiana. Al suo fianco, il direttore artistico del Museo del Rock Piergiorgio Caruso, il giornalista Gianmaurizio Foderaro e Ruggero Pegna.
Fin dalle prime battute, la conferenza si è rivelata un alternarsi vivace di domande e risposte, senza schemi rigidi, in un’atmosfera informale e coinvolgente. Caruso ha sottolineato l’importanza di Vandelli nella scena musicale italiana, evidenziando come il suo talento e la sua creatività abbiano lasciato un segno indelebile. "Lucio Battisti ha influenzato tutti i grandi musicisti italiani, ma Vandelli ha influenzato lui.” Nel corso della serata, Caruso, da grande appassionato e collezionista, non ha mancato di offrire ai presenti delle chicche riguardanti i primi 45 giri realizzati da Vandelli.
Vandelli, con il suo stile diretto e la sua ironia tagliente, ha ripercorso alcuni momenti chiave della sua carriera, dalla nascita dell’Equipe 84 fino all’incontro con Battisti. "Negli anni Sessanta, il beat italiano era solo una copia di quello inglese, ma con l’Equipe 84 abbiamo iniziato a dargli una vera identità", ha raccontato. Sul nome della band ha svelato un aneddoto curioso: "Volevamo distinguerci dai gruppi con nomi troppo comuni. Alla fine trovai un disco a casa con la scritta 'Equipe' e pensammo di aggiungere un numero: 84 ci suonava bene".
Parlando del suo libro Emozioni Garantite, Vandelli ha spiegato che non si tratta di una classica biografia, ma di una raccolta di aneddoti e sentimenti: "Non ci sono date, non ci sono premi. Solo le cose più divertenti della mia vita". E in effetti, nel corso della serata, non sono mancati racconti di momenti esilaranti, come quello dell’incontro con John Lennon e Yoko Ono. "Ero a casa di amici dei Beatles, un ambiente piuttosto vivace. A un certo punto vedo una donna visibilmente alterata che emette strani suoni. Senza pensarci troppo, chiedo: 'Ma chi è che fa tutto questo baccano?'. A quel punto, John Lennon mi guarda e con ilarità risponde: 'È mia moglie.”
Gianmaurizio Foderaro ha poi evidenziato la passione autentica per la musica che ha sempre caratterizzato Vandelli: "Un artista vero è quello che se ne frega dei soldi. Lui ha sempre fatto musica per emozione, non per calcolo". Ha anche sottolineato il tono leggero e spontaneo dell’incontro: "Uno non deve prendersi troppo sul serio in generale, anche quando si fanno cose serie. Oggi abbiamo raccontato un sacco di cose perché abbiamo 'cazzeggiato'. Vandelli è così, autentico". Vandelli ha confermato con il suo stile pungente: "Oggi fai una canzone e fai i soldi. Una volta era molto più difficile, la cosa più importante era il rapporto con il pubblico".
L’incontro ha toccato anche il rapporto con Lucio Battisti, di cui Vandelli ha sottolineato l’intelligenza e l’autoironia. "Lucio è stato uno degli amici più divertenti che abbia mai avuto, sempre ironico e brillante. È stato un piacere passare tanti anni insieme a lui". Quando gli è stato chiesto come mai l’Equipe 84 non sia passata all’etichetta Numero 1, creata da Battisti e Mogol, Vandelli ha spiegato: "Era un periodo di cambiamenti. Io amavo il Lucio delle origini, quello che è venuto dopo mi convinceva meno".
Non sono mancate riflessioni sulla musica di oggi: "Achille Lauro scrive bene, ma non mi piace la sua attitudine. Oggi si usa troppo l’autotune: va bene, ma sarebbe bello vedere anche se sanno cantare senza".
Ruggero Pegna ha espresso estrema soddisfazione per aver portato Vandelli nell’ambito del festival “Fatti di Musica”, sottolineando quanto sia significativo per lui: “Il concerto di Maurizio Vandelli in onore di Battisti è un momento speciale, lo considero allo stesso livello di quello di Fabrizio De André che abbiamo organizzato tanti anni fa. Sarà una serata di grande musica, destinata a rimanere nella memoria del pubblico.”.
La serata si è conclusa tra applausi e risate, con il pubblico visibilmente conquistato dall’energia e dalla schiettezza dell’artista. Un perfetto preludio per l’evento di questa sera al Teatro Politeama di Catanzaro, dove Vandelli renderà omaggio a Lucio Battisti con un concerto che si preannuncia carico di emozioni.
Un viaggio tra passato e presente, tra ricordi e musica, con l’inconfondibile tocco del “Principe" del beat italiano.
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