
di GABRIELE RUBINO
Toccare la mobilità nel centro storico di Catanzaro è come toccare il 'Cavatore'. Un qualcosa di viscerale ed umorale del cuore pulsante, ma ultimamente affannato, del Capoluogo di Regione. Periodicamente, ogni Amministrazione prova a cimentarsi. I risultati sono alterni. Adesso è il turno di quella guidata da Fiorita. Con la 'scusa' degli importanti lavori in corso da tempo lungo viale dei Normanni, che a breve prevedono la chiusura totale dell'importante arteria, si prova a mescolare le carte in un mazzo fin troppo statico e che da tempo vive della promessa elettorale dell'istituzione dell'isola pedonale permamente.
Il risultato? Ci dovrebbe essere un esperimento temporaneo di un paio di mesi che porterà a diverse inversioni di marcia: via Italia a scendere e, soprattutto, Corso Mazzini. Dopo la notizia anticipata da La Nuova Calabria (LEGGI QUI), oggi la conferenza dei capigruppo ha dato il via libera. Lo start dovrebbe essere fra un paio di settimane. Fin qui la cronaca. Trattandosi di sperimentazione provvisoria, con prospettive di più lungo corso, è meglio fare il raffronto fra i pro e i contro.
In condizioni 'normali', l'inversione di marcia di Corso Mazzini è sacrosanta. Soprattutto, in considerezione dello storico mezzo 'a servizio' del centro, ossia la funicolare che arriva da Sala. Il fatto che arrivati a Piazza Roma occorre prendere un autobus per essere trasportati dalla parte finale del Corso a quello iniziale (zona Cavatore) è stato negli ultimi anni un oggettivo controsenso. Tralasciamo che la funicolare non funzioni da tempo e non pare si ri-prenderà in tempi brevi (peraltro, uno dei motivi della non istituzione dell'isola pedonale permanente). Il cambio ripoterebbe a logicità. Peccato, e questo fa da 'pesante' contraltare, che fra non molto dovrebbe finalmente completarsi il raddoppio di via Carlo V. Quello che dal Ponte Morandi consetirebbe di arrivare in una manciata di secondo all'inizio di Corso Mazzini (Cavatore). Naturalmente, un'eventuale 'inversione' steribilizzerebbe questa storica novità. Questi sono due punti cruciali.
Spesso il buonsenso sta nel mezzo. L'attuale uscita dal centro, avete presente l'angusta via piena di strapiombi che sbuca all'Umberto I. Ecco, quella non è degna di un Capoluogo di Regione. Molto più dignitosa via Italia a scendere dal Politema. E questo si può fare anche per un pezzo consentendo di salire dal tratto collegato da Bellavista.
Qualnque sarà la scelta definitiva (totale o parziale) di stravolgimento della viabilità in centro, non c'è da aspettarsi alcun rinascimento. La conformazione rimane estremamente sfavorevole (vichi laterali al cospetto di vialoni o lungomare, rispettivamente ai corsi di Cosenza e Reggio) e le attrattive non le dà un senso di marcia da una parte o dall'altra ma le attività. Commerciali, principalmente.
Segui La Nuova Calabria sui social

Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019
Direttore responsabile: Enzo Cosentino
Direttore editoriale: Stefania Papaleo
Redazione centrale: Vico dell'Onda 5
88100 Catanzaro (CZ)
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Sirinfo Srl
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 3508267797