Completato il processo di accorpamento tra le tre Camere di Commercio dell’area centrale della Calabria – il cui passaggio formale sarà ratificato con l’elezione del nuovo presidente il prossimo 3 novembre - il Commissario della Camera di Commercio di Catanzaro, Daniele Rossi, si è congedato dal suo ruolo e dall’Ente camerale del capoluogo di regione con una conferenza stampa in cui, alla presenza di tutti i dipendenti, dei collaboratori, della sua famiglia e della stampa, ha ripercorso i cinque anni trascorsi dalla sua elezione avvenuta nel dicembre 2017.
Non senza emozione, Rossi ha stilato un bilancio dell’attività svolta partendo, innanzitutto, da un dato: «Attraverso bandi, voucher e misure specifiche, in questi cinque anni abbiamo restituito alle imprese della provincia di Catanzaro e quindi al territorio ben cinque milioni di euro. Una somma importante per un Ente camerale, che da un lato testimonia la solidità della Camera di Commercio di Catanzaro e dall’altro la grande attenzione riservata alle aziende, soprattutto nel pieno di un periodo particolarmente complesso com’è quello che viviamo ormai dal 2020. In questi anni, devo dirlo, abbiamo vissuto situazioni davvero difficile e inattese che si sono sommate alle già grandi difficoltà imposte dalla lunghissima procedura di accorpamento.
Basti pensare che al 31 dicembre scorso, la Camera di Commercio di Catanzaro poteva contare su appena 25 dipendenti e 10 collaboratori per rispondere alle esigenze di 40mila imprese e di un territorio molto vasto. Eppure, grazie alla disponibilità dei dipendenti e dei segretari generali che si sono alternati in questo periodo, oggi posso stilare un bilancio sociale positivo, di cui sono fiero».
Rossi ha quindi illustrato, in una rapida carrellata, alcune delle misure messe in campo dall’Ente per ciascuno dei driver di gestione individuati all’inizio del mandato: cultura & società, legalità, digitalizzazione delle imprese, internazionalizzazione, promozione turistica, scuola & formazione, lavoro, mondo camerale & servizi alle imprese.
Dalle edizioni di “Arte e Città” che hanno colorato il centro storico di Catanzaro con opere di artisti locali e con quelle della Crackng Art, fino ai diversi bandi a sostegno delle attività economiche duramente colpite dalla pandemia. La CCIAA di Catanzaro, infatti, è stata la prima Camera di Commercio italiana a prevedere un sostegno per il comparto agricolo e una delle poche ad anticipare e integrare gli interventi per il settore della ristorazione finalizzati alla digitalizzazione dei processi.
E poi i protocolli di legalità siglati con le Forze dell’Ordine e la Prefettura, nel solco di una collaborazione istituzionale improntata alla trasparenza e alla lotta alle infiltrazioni criminali nel tessuto economico.
Dall’apertura della biblioteca camerale, consegnando così alla città un patrimonio librario di 10mila volumi, alle decine tra bandi e missioni sull’internazionalizzazione, passando per le misure volte a digitalizzare e semplificare il rapporto degli utenti con la CCIAA.
E ancora: i progetti per la promozione turistica della provincia, gli interventi a supporto delle scuole e della formazione degli aspiranti imprenditori.
La commozione di Rossi si è fatta evidente al momento dell’inevitabile e doveroso ricordo di Maurizio Ferrara, il segretario generale al tempo dell’insediamento di Rossi improvvisamente scomparso nel dicembre 2019: «La nostra collaborazione è durata, purtroppo, solo due anni, un tempo però che mi è stato sufficiente a conoscere a fondo il suo amore per il lavoro e per la Camera di Commercio, la sua estrema competenza amministrativa, la sua determinazione nella strenua difesa dell’Ente camerale del capoluogo di regione. Ho conosciuto in quei due anni un professionista serio e capace, oltre ad aver consolidato con lui un rapporto di amicizia che porterò sempre con me», ha detto Rossi.
Rossi, che al momento dell’elezione fu il più giovane presidente di una CCIAA italiana, ha concluso con i ringraziamenti al Consiglio camerale e alla Giunta con cui ha collaborato nei primi anni di mandato; a Stefania Celestino e Bruno Calvetta, i segretari generali che hanno raccolto il testimone di Ferrara; ai presidenti e ai rappresentanti delle associazioni di categoria; ai rappresentanti istituzionali con cui ha collaborato nei cinque anni di mandato; ai giornalisti; a tutti coloro i quali non hanno fatto mancare proposte, idee e contributi al lavoro della CCIAA; e soprattutto ai dipendenti e collaboratori dell’Ente «il vero e insostituibile motore dell’Ente. Senza di loro, niente di quello che ho raccontato in queste pagine sarebbe stato possibile. Nonostante le mille difficoltà quotidiane ognuno di loro si è adoperato per moltiplicare gli sforzi e permettere all’Ente di essere preso ad esempio per efficienza e capacità a livello nazionale. Mi auguro di essere stato all’altezza del ruolo che mi è stato affidato e di aver tutelato al meglio il vostro lavoro e l’immagine dell’Ente. Io sono fiero di essere stato il vostro presidente, sono fiero di aver fatto parte della Camera di Commercio di Catanzaro».
Sollecitato dai giornalisti, Rossi ha parlato del futuro della CCIAA: «Il prossimo presidente e il suo Consiglio saranno chiamati a confrontarsi con una sfida non semplice, ma affascinante. Toccherà a loro, nei fatti, ricostruire la vecchia provincia di Catanzaro unificando territori che economicamente hanno peculiarità specifiche ben definite. Faccio al nuovo presidente e al nuovo Consiglio il mio più sincero e profondo in bocca al lupo».
In conclusione, prima del brindisi finale, il segretario generale Bruno Calvetta ha letto un messaggio a Rossi da parte del segretario stesso e di tutti i dipendenti e collaboratori dell’Ente: «Caro presidente, se è pur vero che siamo il "motore" di questa complessa e al contempo meravigliosa macchina chiamata "Camera di Commercio", è altrettanto vero che alla guida abbiamo avuto un pilota d'eccezione, capace di essere vicino, tanto alle imprese, quanto ai dipendenti e ai collaboratori. Grazie per l'impegno, la dedizione e l'attenzione dimostrati. Sono stati anni difficili, densi di cambiamenti e stravolgimenti, che ci hanno coinvolto professionalmente e personalmente, e durante i quali è stato per noi fondamentale essere condotti e supportati da una persona dalle riconosciute qualità professionali e umane».
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