Centro Sociale "Vinicio Calió" a Pontepiccolo, la denuncia di Arci Catanzaro: "Aggiudicato da mesi ma non ancora consegnato"

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images Centro Sociale "Vinicio Calió" a Pontepiccolo, la denuncia di Arci Catanzaro: "Aggiudicato da mesi ma non ancora consegnato"

  06 settembre 2023 13:14

"Sono passati 4 mesi da quando è stata aggiudicata l’assegnazione del Centro Sociale di Pontepiccolo ad Arci Catanzaro. Il 17 maggio scorso il settore Politiche Sociali del Comune di Catanzaro comunicava ad Arci Catanzaro, capofila di un vasto partenariato di organismi del Terzo Settore catanzarese, l’avvenuta aggiudicazione".

Lo scrive, in una nota, Rosario Bressi, Presidente di Arci Catanzaro.

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 "È stato fatto il sopralluogo e la co-progettazione delle attività insieme ai funzionari dell’Assessorato nei giorni immediatamente successivi all’aggiudicazione. -continua Bressi-

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Ebbene, siamo al 6 settembre e ancora non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione per la consegna dell’immobile e per la stipula della convenzione.

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Pensavamo che il ritardo fosse dovuto al periodo estivo e che gli uffici comunali fossero occupati in altri impegni.

Abbiamo sollecitato ricevendo assicurazioni fino a pochi giorni fa.

Purtroppo continuiamo a consultare la casella pec ma non riceviamo nulla.

Siamo amareggiati, avevamo programmato attività e bloccato arredi e attrezzature.

Avevamo rassicurato i cittadini dei quartieri nord della città che ci sollecitavano la riapertura del Centro dopo anni di chiusura di un punto di riferimento sociale e aggregativo per anziani, bambini e ragazzi.

Avevamo preso impegni e indicato il locale come sede di diversi progetti che rischiano, ormai, di essere bocciati per la mancanza della disponibilità dei luoghi sede di attività progettuali.

Insomma, una beffa per le associazioni del partenariato e per i cittadini.

Siamo rientrati dalle ferie estive con la speranza di poter prendere possesso del Centro Sociale attivando le attività programmate, con entusiasmo e consapevolezza di voler recitare un ruolo importante per i quartieri a nord della città.

Non ci interessa andare alla ricerca di responsabilità, che tuttavia sono evidenti, ma non possiamo tacere più.

Lo dobbiamo alle tante associazioni e ai tanti cittadini che aspettano la riapertura di un presidio di aggregazione sociale importante e fondamentale per l’inclusione sociale.

Troppo spesso abbiamo sentito intonare frasi in tal senso, speriamo solo di non esserci illusi invano".

 

 

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