
Riceviamo e pubblichiamo lettera del presidente del Comitato centro storico di Crotone Cesare Spanò al sottosegretario all'Interno onorevole Wanda Ferro.
"Gentile Sottosegretario all'Interno On.Wanda Ferro, mi rivolgo a Leiper segnalare una situazione che nel Centro Storico di Crotone ha ormai assunto i contorni di una grave emergenza di ordine pubbico, con cittadini allo stremo e condizionidi vita profondamente compromesse. Nel quartiere risiedono oggi circa 2.200 persone, distribuite in 1.130 famiglie, una popolazione che si è dimezzata nel giro di vent'anni. Questo progressivo spopolamento non è casuale, ma rappresenta a diretta conseguenza di un contesto divenuto insicuro, degradato e privo diadeguato controllo, che ha costretto molti residenti ad abbandonare le proprie abitazioni.
La situazione è particolarmente critica nelle ore serali e notturne, quando il Centro Storico si trasforma in un'area di fatto priva di presidio. Risse frequenti, spesso quotidiane, urla,a ggressionie comportamenti violenti scandi,sconole notti del quartiere. I residenti vivono in una condizione di paura costante, non riescono a dormire e temono per la propria incolumità. Gli anziani sono di fatto reclusi in casa, lefamiglie esasperate, i cittadini psicologicamente provati.
Parallelamente, sono ampiamente visibili fenomenidi spaccio di sostanze stupefacenti, prostituzione e microcriminalità, che avvengonoin strada, sotto gli occhidel residenti, alimentando una percezione diffusa diassenza dello Stato e di perdita detta legalità.
Il quadro è ulteriormente aggravato da condizioni igienico-sanitarie estremamente critiche. In particolare, le vie del'Centro Storico risultano invase da rifiuti accumulati, cattivi odori persistenti e sporcizia diffusa, con la presenza sistematica di deiezioni di animali e, non di rado, anche umane, che rendono difficoltoso persino il transito pedonale e pongono seri rischiper la salute pubblica.
Gravissima è anche la situazione abitativa, che riguarda in larga parte cittadini extracomunitari, spesso costretti a vivere in condizioni di estrema precarietà: bassi umidiadibitiad attoggio, soffitte prive di aerazione, immobili pericolanti affittati a un numero elevato di persone, con spazi insufficienti e strutturalmente inadeguati.
Tali condizioni, oltre a ledere la dignità delle persone coinvolte, rappresentano un pericolo concreto per l'incolumità pubblica e contribuiscono in modo significativo al degrado complessivo del quartiere, in assenza di controlli adeguati.
A questa situazione si aggiunge la totale assenza di vigilanza e Intervento da parte della Soprintendenza ai Beni Culturali e Paesaggistici, con edifici storici e monumenti fasciati senza tutela, esposti a degrado e danneggiamenti, mentre il patrimonio culturale del Centro Storico rischia di andare perduto. l'Indifferenza istituzionale verso la salvaguardia del patrimonio storico e architettonico contribuisce a rendere il quartiere non solo insicuro, ma anche culturalmente impoverito.
I residenti del Centro Storico sono stanchi, esasperati e sfiduciati. Non chiedono interventi simbolici, ma azioni immediate, strutturate e visibili. Chìedono sicurezza, controtto del territorio, presenza concreta delle istituzioni. Chiedono di poter vivere senza paura, di poter dormire la notte e di poter uscire di casa senza assistere a episodi di violenza o illegalità. Alla luce di quanto esposto, si chiede un intervento immediato e deciso del Ministero dell'Interno attraverso: il raffonamento stabile e continuativo del presidio delle fone dell'ordine, in particolare nelle ore serali e notturne; controlli coordinati e sistematici contro risse, spaccio e microcriminalità; un'azione urgente volta al ripristino della legalità, della sicurezza e dette condizioni minime di vivibilità nel Centro Storico di Crotone; interventi coordinati con la Soprintendenza ai Beni CUituraii e Paesaggistici per la tutela e la conservazione del patrimonio storico e architettonico.
Il centro storico di Crotone non può essere ulteriormente abbandonato. Ogni ritardo rischia di aggravare una situazione già al limite, con ronseguenze potenzialmente irreversibili per la sicurezza dei cittadini e per la conservazione dei beni culturali. Confidando nella Sua attenzione e nella senslbilìtà istituzionale che il Suo ruolo richiede, si resta in attesa di un riscontro urgente e di interventi concreti".
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