Chiaravalle dice addio a Mario Gagliardi, storico fondatore di Mondial Video

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Mario Gagliardi

Addio allo storico fondatore di Mondial Video

  05 novembre 2025 14:43

di FRANCESCO PUNGITORE

Per la comunità di Chiaravalle Centrale è arrivato un altro vuoto. Un vuoto che pesa, che graffia dentro, perché con la scomparsa di Mario Gagliardi se ne va un pezzo autentico della nostra storia recente. Non solo un imprenditore, ma un visionario. Uno di quelli che avevano il coraggio di credere, quando credere non era facile.

Lo ricordo come un uomo capace di inventare dal nulla, con il solo aiuto della sua tenacia e del sostegno prezioso della cara moglie Rosetta, un sogno chiamato Mondial Video, longevo studio di produzioni televisive, tecnologicamente avanzato. Era la fine degli anni Ottanta, e Mario seppe dare forma a un’avventura mediatica pionieristica che poi si allargò a Radio Tele Jonio — la storica Telejonio-Mondial Video — diventando un punto di riferimento per un intero territorio.
In quegli anni, Chiaravalle viveva un tempo di prospettive e di crescita: le iniziative si accendevano, le aziende nascevano, c’era fermento, c’era vita. E Mario era lì, in prima linea, a costruire con le proprie mani, letteralmente, ogni tassello di quel sogno. Dai cavi alle telecamere, dalle sigle alle scenografie, dai tralicci alle postazioni: era un artigiano della comunicazione, un inventore, un uomo che sapeva sporcarsi le mani e accendere le menti.

Con lui ho condiviso amicizia vera. Ricordi di pranzi e cene, di risate in famiglia, di discussioni appassionate, di progetti che nascevano davanti a un piatto di pasta e una bottiglia di vino. Perché con Mario, con Rosetta, con Vanessa, Vincenzo, Marcella, Saro, Orlando e tutti gli altri, ho trovato una seconda famiglia. Una casa dove contavano la lealtà, l’ironia e quella generosità semplice che non si ostenta.

Oggi di Mario ci resta l’esempio. L’immagine di un uomo che non si è mai arreso, che ha guardato avanti quando molti si voltavano indietro. E ci resta anche il ricordo di un tempo che non c’è più — un tempo in cui l’impresa era sinonimo di coraggio e speranza, di visione e fantasia.

Ora, in un territorio dove adesso si contano soprattutto gli abbandoni, il nome di Mario Gagliardi resta come una traccia luminosa. Come la prova che anche nei luoghi più periferici, se c’è una scintilla, si può ancora fare luce.

Ciao, Mario. Hai lasciato un segnale forte — e noi, che ti abbiamo voluto bene, cercheremo di non spegnerlo mai.


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