Cicala borgo del sorriso, 2 giorni per riscoprire tradizioni, musica e sapori

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  04 giugno 2025 17:17

  Nel cuore della Calabria, Cicala si conferma “Borgo del Sorriso” e custode di saperi antichi, con due giornate dedicate alla valorizzazione delle tradizioni popolari, alla cultura materiale e alla riscoperta delle identità locali. Il 3 e 4 giugno 2025, infatti, il borgo ha ospitato due laboratori aperti al pubblico che uniscono la manualità all’esperienza diretta, offrendo uno sguardo autentico sul patrimonio immateriale calabrese.

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"Questa iniziativa - dichiara Alessandro Falvo, Sindaco di Cicalarappresenta pienamente lo spirito di Cicala: un borgo che crede nella forza della propria identità e nella capacità delle tradizioni di parlare alle nuove generazioni. Con questi laboratori vogliamo non solo tutelare il nostro patrimonio culturale, ma renderlo vivo, partecipato e condiviso. La zampogna, i saperi artigianali, il cibo della memoria: sono elementi che ci raccontano chi siamo e che oggi diventano strumenti di comunità, accoglienza e sviluppo. Invito tutti a partecipare, per scoprire o riscoprire il valore autentico delle nostre radici."

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I due laboratori sono le prime iniziative legate alla comunicazione organizzate da Itinerari di Napoli; con più azioni sinergiche, infatti, Itinerari di Napoli, ha sviluppato la comunicazione per APQ Borghi ed Ospitalità – Progetto Integrato “Cicala Borgo del Sorriso”. L’iniziativa si inserisce nel progetto di valorizzazione dei Borghi della Calabria – finanziato dal POR Calabria 2014-2020 – con il sostegno dell’Unione Europea, della Repubblica Italiana e della Regione Calabria.

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A dicembre 2025 le attività di comunicazione complete saranno presentate al pubblico e alla stampa.

L’idea sulla comunicazione è quella di creare un’esperienza che unisca la bellezza del borgo di Cicala alla praticità delle tecnologie moderne, rendendo ogni visita unica e personalizzata. Per questo è stata sviluppata una app turistica per valorizzare il patrimonio culturale, storico e paesaggistico del borgo. Fiore all’occhiello della proposta di comunicazione è un video A/R che permette un turismo più dinamico e interattivo. Di sicuro valore, inoltre, è il documentario “Cicala, il Borgo del Sorriso” un viaggio emozionante nel cuore della Calabria più autentica, dove la memoria prende vita attraverso le parole degli abitanti del borgo. Un progetto nato con l’obiettivo di preservare e valorizzare le tradizioni orali, patrimonio immateriale che da sempre custodisce l’identità profonda di Cicala.

Grande curiosità ha destato, soprattutto da parte dei giovani, il laboratorio “Come si costruisce e si suona la Zampogna” svoltosi presso il palazzetto dello sport. Un appuntamento pensato per adulti e giovani che vogliono avvicinarsi alla tradizione musicale del Sud Italia. Grazie alla guida di esperti musicisti e artigiani, tra cui il professore Pierpaolo Sciallis, Loris Paola, Jonathan Paola, Luca Bennardo, Francesco Stranges, Giulia Stranges. Nel corso del laboratorio i tanti studenti presenti hanno avuto modo di avvicinarsi alla tradizione musicale popolare calabrese attraverso un’esperienza pratica e immersiva con la zampogna.

Durante l’attività sono stati introdotti gli elementi storici e culturali legati allo strumento. Gli studenti hanno appreso la struttura e il funzionamento della zampogna, con particolare attenzione alla tecnica di fiato continuo e alla manutenzione dello strumento. È stato possibile, inoltre, ascoltare e provare esecuzioni di brani tradizionali, guidati dal docente e da suonatori esperti.

Il laboratorio ha rappresentato un’occasione preziosa per riscoprire il patrimonio immateriale locale e promuovere la creatività attraverso la musica tradizionale.

SAPERE&SAPORI, ospitato nel Plesso di Cicala dell’Istituto Comprensivo “G. Guzzo”, è stato un laboratorio artigianale sulla lavorazione del maiale. Dalla conoscenza dei tagli fino alla preparazione degli insaccati, i partecipanti hanno appreso tecniche tramandate da generazioni. A guidare l’esperienza la chef e ricercatrice gastronomica Carmela Autiero, insieme ad Angelo e Giacomo Talarico. Un percorso tra saperi tradizionali e cultura gastronomica per riscoprire il significato più autentico del cibo come memoria e identità. In particolare il racconto di come viene prodotta la ’nduja, salume molto conosciuto e apprezzato, ha incuriosito i presenti; si tratta di salume spalmabile molto piccante, fatto con carne di maiale) e una generosa quantità di peperoncino rosso calabrese. La carne viene macinata finemente, condita e insaccata, poi stagionata. Ha una consistenza morbida e un gusto intenso, usata spesso su pane caldo, pizza, o per insaporire sughi e piatti di pasta.

Non poteva mancare la regina della tavola in fatto di dolci calabri ed è toccato alla Autiero far venire l’acquolina in bocca a tutti i presenti con la sua descrizione delle castagnole dolci fritti tipici del periodo di Carnevale.  In Calabria, queste palline di pasta dolce vengono preparate con la farina di castagna, variazione tipica regionale della ricetta, e con uova, zucchero, burro, scorza di limone e un tocco di liquore.  Questa versione calabrese, preparata durante il laboratorio, si è distinta per l'uso di aromi locali e per la semplicità degli ingredienti, riflettendo la tradizione culinaria della regione.

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