Cittadinanza onoraria a Gratteri, dopo le critiche dei penalisti il Comune di Firenze modifica il testo

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  03 marzo 2020 16:33

Con le Camere penali "nessuna polemica" ma "un confronto costruttivo: da parte nostra abbiamo deciso di emendare l'atto nel passaggio relativo alle indagini in corso, come loro avevano osservato, per evitare ogni fraintendimento".

Così a Firenze, la presidentessa della commissione consiliare Politiche per la promozione della legalità del Comune, Alessandra Innocenti, dopo una lettera aperta al sindaco Dario Nardella da parte del presidente della Camera penale di Firenze, avvocato Luca Bisori. Nella lettera a Nardella la Camera penale contestava parte delle motivazioni contenute nella mozione per l'attribuzione della cittadinanza onoraria al magistrato Nicola Gratteri. (LEGGI QUI). 

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"Il nostro obiettivo - afferma sempre Innocenti - è una città unita a supporto di una figura così importante". L'attribuzione della cittadinanza onoraria, precisa Innocenti, è "un atto simbolico ma concreto per dare un segnale forte come Comune contro ogni forma di criminalità organizzata. Un modo perché si tenga alta l'attenzione su un tema che ha visto Gratteri in prima linea da anni e che tocca da vicino la nostra città, che porta ancora i segni della terribile strage dei Georgofili".

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Gratteri, continua la presidente, "è un emblema del contrasto alla 'ndrangheta. Crediamo quindi importante conferirgli un riconoscimento che valorizzi il suo impegno, è un modo per esprimere vicinanza e sostegno a lui e a tutti i servitori dello Stato e ben si inserisce nelle attività del Comune di Firenze".

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