Concessione del porto turistico di Badolato: il Consiglio di Stato boccia l'istanza cautelare della Salteg

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Concessione del porto turistico di Badolato: il Consiglio di Stato boccia l'istanza cautelare della Salteg
Porto di Badolato
  09 maggio 2021 20:06

Il Consiglio di Stato ha respinto l'istanza cautelare proposto dalla società Salteg S.r.l., rappresentata e difesa dagli avvocati Rossella Laporta, Michele Gigliotti, contro gli atti del Comune di Badolato volti a far decadere la concessione demaniale marittima per la gestione del porto turistico di Badolato Marina "Le bocche di Gallipari", che era in mano alla società Salteg S.r.l. dal 1999. 

A dicembre 2020, il Tar Calabria aveva bocciato il ricorso della Salteg. 

Con atto del 3 settembre 2020, infatti, il Comune ha negato la concessione all'accesso al porto alla Salteg S.r.l. per l'inadempimento rispetto agli accordi per la messa in sicurezza dell'area portuale. La ditta ricorrente, dal canto suo, nel ricorso ha lamentato il mancato rispetto del prolungamento dei termini per via dell'emergenza epidemiologica (soprattutto in riferimento alla scadenza prevista per il mese di giugno 2020) e la poca chiarezza rispetto ai motivi della decisione presa dall'Ente. Ma il Tar ha ritenute infondate entrambe le doglianze, accogliendo la tesi portata avanti per conto del comune di Badolato dagli avvocati Salvatore Staiano, Paolo Clarizia. 

Banner

Ora per i giudici di secondo grado, chiamati a giudicare sull'istanza cautelare, "alla luce delle ampie e articolate argomentazioni della difesa del Comune, l’appello non pare prima facie assistito da sufficienti elementi di fondatezza" e che non sussistono altresì il presupposto del periculum in mora". Inoltre, "non è allo stato apprezzabile un concreto pregiudizio grave e irreparabile per l’interesse dell’appellante (che prospetta la mera, ipotetica ed eventuale, assegnazione a terzi dell’area demaniale in concessione), per altro verso è  comunque prevalente l’interesse pubblico sotteso ai provvedimenti gravati, motivati anche sull’assenza di sicurezza della struttura portuale a causa dei reiterati e risalenti inadempimenti agli obblighi manutentivi da parte della società appellante". 

Banner

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner