Azzurra Ranieri: "Una vittoria per la legalità in lotta continua con l'arroganza e la diseguaglianza"
16 maggio 2025 23:45"Una sentenza che ci ridà voce, e ci da la forza di restare e lottare in una Terra difficile ma meravigliosa.
Dopo oltre 14 anni di silenzi, dinieghi immotivati e atti amministrativi profondamente ingiusti, oggi il TAR della Calabria ha accolto nuovamente il nostro ricorso, annullando le delibere del Comune di Soverato che prorogavano automaticamente le concessioni demaniali marittime, in violazione dei principi europei e costituzionali, forti di un abuso perpetrato ai nostri esclusivi danni, che per anni abbiamo visto il nostro diritto al lavoro calpestato dalla tracotanza di queste 3 ultime Amministrazioni.
Per anni abbiamo chiesto giustizia. Abbiamo chiesto un diritto. In cambio, abbiamo ricevuto solo porte in faccia, abusi, umiliazioni.
Io, personalmente, ho subito le umiliazioni, e le lotte denigratorie a sfondo politico, attraverso utilizzo del potere amministrativo a proprio piacimento, solo al fine di svilire la mia persona, e di riflesso le aziende che rappresento. Aziende, che voglio fortemente ricordare, sono fiore all’occhiello della nostra amata Calabria.
Le nostre aziende, con oltre cinquant’anni di storia e con una imponente strutture industriale e produttiva calabrese , oltre un ruolo riconosciuto a livello internazionale nazionale nella nautica, sono state vittima di un uso distorto del potere pubblico.
Abbiamo assistito all’arroganza di un’Amministrazione Comunale di Soverato incapace di garantire trasparenza e concorrenza, protettrice di un solo interesse —oggetto del Ns ricorso — a discapito di tutti gli altri manifestati, e soprattutto dei diritti costituzionali come quello al lavoro.
Abbiamo dovuto subire l’umiliazione di sentirci dire di “posteggiare in spiaggia, in una area destinata alla pesca”, per noi chiaramente non idonea per ragionevoli motivi strutturali, giacchè l’area è priva di qualsivoglia attrezzatura idonea, oltre che adeguata alla normativa di sicurezza, inerente anche al varo e alaggio delle imbarcazioni.
Un’offesa alla dignità, al lavoro e alla nostra identità.
E ancora peggio, abbiamo dovuto ascoltare da parte di un Assessore Comunale, probabilmente incapace di comprendere di cosa si stava discutendo, o forse accecata dal ruolo, un invito a “provvederci altrove per la nostra Azienda”.
Un Assessore può permettersi un tale atteggiamento? Quante volte si può violare la legge rimanendo impuniti? Quante altre, ancora, dovremo lottare per difendere un principio elementare: quello di essere trattati con equità?
Una violenza inaudita, silenziosa, fatta di abusi e vessazioni, che pesano quanto gli attentati dinamitardi che la nostra azienda ha subito tanti anni fa, e che io vedevo scolpiti sul volto di mio padre.
Non è stato molto diverso, in fondo, entrambe le azioni hanno il medesimo fine: non permetterci di lavorare e piegarci alla legge del più forte. Non è forse questo il volto della violenza?
Oggi, grazie al TAR, si apre forse un nuovo capitolo.
Un capitolo in cui ci viene restituito il diritto di concorrere, di restare in questa terra, e di continuare a lavorare come abbiamo sempre fatto: con impegno, serietà e passione.
Oggi una domanda resta sospesa, e a questa dovrà rispondere il primo cittadino:
Come spiegherà di aver protetto solo un nome? E perché lo ha fatto? Il TAR ha chiarito molte cose, e ha palesemente condannato gli abusi.
Noi andiamo avanti, con la forza della verità e della giustizia, si spera sempre, al nostro fianco. A mio padre, e a tutte le sue lotte. Alla storia dei Cantieri Nautici Ranieri nati a Soverato".
Lo scrive Azzurra Ranieri, a seguito della pronuncia del Tar Calabria in data 16 maggio sull'annosa questione delle concessioni demaniali marittime a Soverato.
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