Concluso a Catanzaro il progetto "SPREAD": la prevenzione parla ai giovani tra esperienze e realtà aumentata

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  23 ottobre 2025 14:38

Si conclude il percorso del progetto SPREAD – Strategie preventive a contrasto delle dipendenze comportamentali e d’abuso, promosso dal Centro Calabrese di Solidarietà ETS e finanziato dal Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Un traguardo importante, frutto di mesi di lavoro, di incontri e di attività che hanno saputo coinvolgere operatori sociali, studenti, insegnanti e specialisti, con un approccio innovativo alla prevenzione e al benessere giovanile.

L’obiettivo del progetto è stato quello di costruire risposte concrete al disagio giovanile e alle nuove forme di dipendenza, lavorando sull’ascolto, sull’empatia e sul protagonismo degli studenti.

Dal suo avvio, SPREAD ha puntato su un modello di prevenzione partecipata, fondato sul dialogo, la creatività e il protagonismo dei ragazzi. Dopo i workshop formativi realizzati a Catanzaro e Lamezia Terme, il progetto ha sviluppato una fase laboratoriale nelle scuole superiori, invitando gli studenti a riflettere in prima persona sui rischi legati alle nuove dipendenze — non solo da sostanze, ma anche digitali e comportamentali — e a costruire messaggi di prevenzione per i propri coetanei.

Ora, questo percorso condiviso trova la sua sintesi nell’evento conclusivo di venerdì 24 ottobre, che vedrà la partecipazione di circa sessanta studenti impegnati in quattro laboratori esperienziali. Le attività, pensate per un apprendimento attivo e coinvolgente, si svolgeranno dalle ore 10 alle 13 e culmineranno in un momento conviviale con un buffet finale.

I giovani potranno mettersi alla prova con un simulatore in realtà aumentata, percorrere un tracciato su strada con occhiali multidimensionali per comprendere gli effetti delle sostanze sulla percezione, affrontare una escape room a tema dipendenze, e partecipare al laboratorio “D’accordo e non d’accordo”, completato dal Muro dei pensieri, dove potranno lasciare riflessioni e messaggi personali. Un’esperienza formativa e sensoriale, costruita per imparare attraverso l’azione e la relazione.

«Fare prevenzione – spiega il sociologo Andrea Barbuto, responsabile tecnico del progetto – non significa solo informare sui rischi e puntare il dito sui comportamenti d’uso e abuso da parte dei giovani. È necessario accostarsi a loro per capire come veicolano quella informazione, come la fanno propria a livello cognitivo e come la traducono in comportamenti concreti nella quotidianità. Per questo SPREAD ha scelto di chiudere la fase formativa regalando agli studenti gli strumenti stessi della prevenzione. Sono loro i protagonisti e i ricercatori di conoscenza, noi operatori e facilitatori ci limitiamo a creare il giusto ambiente relazionale e a chiarire alcuni aspetti scientifici. Solo così i programmi di prevenzione possono raggiungere risultati reali e partecipati».

Accanto al Centro Calabrese di Solidarietà Ets, guidato dalla presidente Isolina Mantelli, hanno collaborato la Cooperativa sociale Zarapoti e la Comunità Progetto Sud, in un percorso condiviso che ha posto al centro il rafforzamento della comunità educante e la creazione di una rete stabile tra scuole, istituzioni, servizi socio-sanitari e realtà del terzo settore.

SPREAD chiude così il suo percorso, ma lascia aperta una direzione chiara: quella di una prevenzione viva, partecipata e inclusiva, che guarda ai giovani non come destinatari ma come parte attiva del cambiamento.


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