Si è concluso con grande successo, registrando ampia e qualificata partecipazione, il primo incontro del Corso nazionale di formazione ad alta specializzazione su ‘Tecnologie avanzate di diagnostica pediatrica gastroenterologica’, supportato dalla Società Scientifica Italiana di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione Pediatrica (SIGENP) e organizzato dalla prof.ssa Licia Pensabene, docente di pediatria dell’Università Magna Graecia e coordinatrice dell’Area di Neurogastroenterologia e Malattie Acido Correlate della SIGENP, e dalla prof.ssa Valentina Giorgio, segretaria d’area.
Il Corso itinerante (Catanzaro, Roma, Milano) altamente specialistico, a cui hanno partecipato i massimi esperti nazionali e internazionali del settore, si è focalizzato su metodologie ad alta tecnologia per lo studio dei disordini della motilità esofagea e intestinale e del reflusso gastroesofageo. L’evento formativo si è svolto in sessioni e aule parallele con la disponibilità di strumentazioni per impedenziometria e manometria ad alta risoluzione.
“Lo studio dei disturbi della motilità esofagea e intestinale nei bambini- afferma la prof.ssa Pensabene - è fondamentale per una diagnosi precoce ed un trattamento efficace di varie condizioni patologiche gastrointestinali pediatriche. I disordini della motilità hanno, infatti, un significativo impatto sulla salute e sulla qualità della vita, essendo stati riscontrati in condizioni estremamente frequenti, come i disordini dell’asse intestino-cervello, noti finora come disordini funzionali gastrointestinali, quali ad esempio il reflusso gastroesofageo e la sindrome dell’intestino irritabile, ma anche in condizioni più severe, come l’acalasia, o la pseudoostruzione intestinale cronica. Sintomi come difficoltà a deglutire, dolore addominale, gonfiore e alterazioni delle abitudini intestinali possono disturbare le attività quotidiane e compromettere la normale funzione gastrointestinale e la nutrizione. Inoltre – sottolinea la prof.ssa Pensabene - la valutazione e la diagnosi dei disturbi della motilità nei bambini richiedono un approccio altamente specialistico che oggi può contare su tecnologie sofisticate, come ad esempio la manometria ad alta risoluzione, che forniscono informazioni cruciali per una diagnosi accurata”.
“La complessità delle nuove tecnologie – evidenzia il prof. Osvaldo Borrelli, direttore del Dipartimento di Gastroenterologia e del Motility Center del Great Ormond Street Hospital di Londra - richiede però competenze specialistiche e conoscenza dei protocolli standardizzati di recente pubblicazione per garantire uniformità di interpretazione dei complessi tracciati ed una corretta diagnosi”.
Una diagnosi precoce e precisa di questi disturbi consente agli operatori sanitari di sviluppare piani di trattamento personalizzati che possono includere modifiche nella dieta, impiego di farmaci o interventi chirurgici. Concentrandosi sullo studio dei disturbi della motilità esofagea e intestinale nei bambini, i pediatri possono migliorarne il decorso nei pazienti, supportare una crescita e uno sviluppo fisiologico e migliorare complessivamente la salute della popolazione pediatrica. Queste tecnologie, come il corso ha dimostrato, rappresentano un valore aggiunto nell’offerta diagnostica e terapeutica pediatrica dell’A.O.U. Renato Dulbecco ed un’importante area di ricerca e formazione ultra-specialistica dell’Ateneo Magna Graecia di Catanzaro.
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