
Si è svolto sabato 29 Novembre, presso la Casa delle Culture della Provincia di Catanzaro, il partecipato convegno organizzato dal Polo Liceale “L. Siciliani – G. De Nobili”, in collaborazione con l’associazione “La Voce della Legalità”, presieduta dalla professoressa Giulia Anna Pucci e coordinata dall’avvocato Simone Rizzuto. L’iniziativa, patrocinata dall’Amministrazione provinciale e fortemente voluta dal Dirigente scolastico, Filomena Rita Folino, da sempre sensibile ai temi della prevenzione e della tutela dei giovani, ha richiamato oltre 200 tra studenti e docenti, trasformando la sala in un vivace laboratorio di confronto.
In apertura dei lavori, coordinati dalla professoressa Elena Maida, gli indirizzi di saluto del Dirigente Folino, la quale ha espresso soddisfazione per la partecipazione e l’attenzione manifestate dagli studenti: un segnale importante della loro volontà di costruire una società più giusta.
A seguire, l’intervento della professoressa Giulia Anna Pucci, presidente della compagine associativa, la quale, dopo avere portato i saluti del Presidente Amedeo Mormile e illustrato le finalità dell’evento, ha sottolineato come la prevenzione nasca da un cambiamento culturale fondato sul rispetto reciproco e sull’empatia, grazie alla quale ciascuno è in grado di costruire relazioni autentiche e paritarie.
Ospite d’eccezione, la genetista forense Marina Baldi, attualmente consulente di Andrea Sempio nella dolorosa vicenda dell’omicidio di Chiara Poggi, a Garlasco. Impossibilitata a intervenire per concomitanti impegni professionali, l’insigne professionista ha inviato un video-messaggio rivolto ai ragazzi: un invito accorato a non restare soli, a rivolgersi ai docenti e agli adulti di riferimento in caso di difficoltà e a non avere paura di denunciare. L’insigne professionista ha, inoltre, sottolineato come la nuova legge, approvata il 25 novembre, in materia di tutela e contrasto alla violenza, rappresenti “una scelta giusta e necessaria per proteggere le vittime e rafforzare il sistema di prevenzione”.
Successivamente, l’intervento della dottoressa Silvia Peru, sostituto procuratore della Procura di Catanzaro, la quale ha illustrato, in modo chiaro e diretto, il funzionamento del “Codice Rosso” e le procedure capaci di garantire interventi più rapidi nei casi di violenza domestica e di genere. La magistrata ha dialogato a lungo con gli studenti, rispondendo a domande puntuali e incoraggiando la partecipazione. Il dibattito che ne è scaturito ha mostrato grande maturità e sensibilità da parte dei ragazzi.
La dottoressa Elisabeth Rosanò, sociologa e vittima di violenza assistita, ha condiviso con i presenti la propria dolorosa vicenda familiare: a soli sei anni, infatti, ha assistito all’uccisione della madre, colpita a fucilate dal padre. Dopo un periodo in orfanotrofio e successivamente l’adozione, ha costruito con determinazione il proprio percorso di vita, laureandosi in sociologia e dedicando la sua tesi proprio alla figura materna. La sua storia, intensa e coraggiosa, ha profondamente commosso e coinvolto la platea.
La moderazione dell’evento è stata svolta dall’avvocato Simone Rizzuto, penalista del Foro di Catanzaro e coordinatore dell’associazione culturale, il quale, a più battute, ha sottolineato come il contrasto alla violenza di genere, accanto agli strumenti tecnico-giuridici, debba essere attuato in chiave culturale, spirituale e valoriale, attraverso una continua e sapiente attività di sensibilizzazione delle giovani leve. Il legale ha, altresì, condiviso la propria esperienza professionale a presidio delle fasce deboli, donne e bambini, rimarcando come la tutela di questi soggetti fragili richieda formazione specialistica e sensibilità umana. Dall’incontro, una volta di più, è emerso come il lavoro educativo svolto nelle scuole sia fondamentale per formare cittadini consapevoli e capaci di riconoscere e contrastare la violenza in tutte le sue forme.
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