Coronavirus. Gli infermieri di Catanzaro chiedono l'approvvigionamento urgente di DPI: "Se scoppia il contagio in corsia il sistema crolla"

di MASSIMO PINNA

La Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche di Catanzaro (Opi), chiede alla presidente della Regione Jole Santelli chiede l'approvvigionamento urgente di DPI per gli infermieri.

La richiesta urgente è stata inviata oltre che al Dipartimento della Salute anche alla Prefettura di Catanzaro, alla Procura della Repubblica di Catanzaro e al Codacons.                                               

"L’Opi di Catanzaro chiede - afferma la presidente Concetta Genovese - l'urgentissimo approvvigionamento di DPI (dispositivi di protezione individuale) ed invia, all’uopo, una nota urgente alla Regione Calabria e al Dipartimento della Salute. Nell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, occorre senza indugio evitare gli effetti devastanti che l’assenza di dotazioni di protezione adeguati finirebbe necessariamente per determinare. Lo scrivente, Opi di Catanzaro, vive con sgomento il momento come il resto della popolazione italiana e condanna con biasimo le condizioni nelle quali gli operatori della sanità- ed in primis gli Infermieri- sono costretti a fronteggiare la pandemia di Covid-19. Il personale sanitario è la risorsa più preziosa per poter superare l’emergenza e va tutelato sopra ogni cosa".

"Ci chiediamo, d’altronde, come possano gli stessi contenere l’emergenza se per primi vengono quotidianamente esposti al rischio. Denunciamo, quindi, ad ogni autorità competente la mancanza dei DPI, sottolineando con fermezza che, ove tali dispositivi non vengano immediatamente forniti, il rischio dei contagi subirà una ulteriore crescita ed evoluzione, rendendo vane le misure alle quali siamo sottoposti e trasformando senza alcun dubbio il quadro da emergenziale a drammatico. Chiediamo dunque che tutto il personale sanitario sia dotato di mascherine chirurgiche, FFp2, FFp3 ed occhiali protettivi in tutti i setting assistenziali, in base alle relative necessità".

"Non è tollerabile alcuna minimizzazione del problema; lo scoppio di una bolla di contagi in ambito ospedaliero metterebbe in ginocchio il sistema sanitario calabrese tutto, senza contare che si lederebbe il diritto fondamentale della persona di cui all’articolo 32 della nostra Costituzione e tutto ciò in una società civile, in uno stato di diritto, non può essere permesso, soprttutto dall Ordine delle Professioni Infermieristiche a cui la norma legge 3/2018 affida la tutela ed il supporto per un corretto esercizio della professione". 

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