Corsi fantasma per truffare la Regione, la prescrizione "salva" politici e imprenditori

di EDOARDO CORASANITI 

Non luogo a procedere per intervenuta prescrizione. 

Finisce così il processo sui presunti corsi fantasma e con diversi dirigenti e funzionari, ex consiglieri regionali, politici e su cui oggi il Tribunale di Catanzaro ha messo la parola fine per Maurizio Vadacchino (‘58) Saverio Zavettieri (‘42), Bilt Raluca Maria (‘82), Alfano Maria (‘74), Mollica Laura (‘69), Bonanno Marino (‘69), Perri Silvano (‘54), Papini Francesca (‘63), Ferraro Domenico (‘61), Salvatorelli Elena (‘74), Malets Sviatlana (‘77), Giannetti Riccardo (‘38), Dal Maso Umberto (‘63), Sassone Francesco (‘76), Caporale Tommaso (‘80), Esposito Egidio (‘45), Nesci Adelina (‘71). 

L’indagine, nata dagli uffici dell’ex sostituto procuratore di Catanzaro Luigi De Magistris, ha provato a mettere in luce  presunta maxi truffa a danno della Regione, che sarebbe stata realizzata da un’associazione a delinquere. Obiettivo: ottenere un finanziamento per dei corsi di formazione professionale per un importo totale di 11 milioni di euro nell’ambito dei progetti Por 2002/2006, dei quali 5 milioni e 652 mila percepiti. 

Il fascicolo iniziale, in realtà, aveva con sé più reati, i quali già dichiarati prescritti in passato. Oggi restavano due presunti reati, riferiti ad una tentata truffa che il pubblico ministero ha cristallizzato attorno a maggio 2009 - ragione, quest'ultima, che ha fatto scattare la prescrizione - e   l'associazione a delinquere .  

Resta in piedi la posizione di Vadacchino per il reato di 416 del codice penale, perché ritenuto a il promotore dell'organizzazione a delinquere e perciò sottoposto un tempo di prescrizione più elevato rispetto agli altri partecipi.  

Nel collegio difensivo compaiono gli avvocati Danilo Iannello, Sabrina Mannarino, Anselmo Torchia, Francesco Turco, Nunzio Raimondi, Maria Teresa Laurito, Vincenzo Osso, Pietro Mancuso.

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