di LUIGI POLILLO
Stamane si è svolto sul corso principale della città di Cosenza, ossia corso Mazzini, la manifestazione inerente alla scelta da parte del Sindaco Franz Caruso della nuova collocazione della scultura realizzata dal maestro Domenico Sepe rappresentante Giacomo Mancini icona della politica cosentina e Calabrese. Molto sentita la partecipazione da parte dei cittadini e di autorità politiche e sociali, sulla questione.
La statua di Giacomo Mancini spacca la città in due su una linea di pensiero contrastante, la famiglia Bilotti richiama all'attenzione il corso Mazzini come unico riferimento del MAB " Museo all’aperto Bilotti" dove vi sono collocate diverse opere di arte moderna e contemporanea di artisti di fama nazionale e internazionale, frutto della corposa donazione. La Fondazione Giacomo Mancini e in primis Giacomo Mancini j. contrasta con fervore tale scelta. A Cosenza è scontro dunque, tra l'amministrazione comunale e la Fondazione.
La decisione di rimuovere dall'attuale collocazione la statua dell'ex parlamentare e ministro, per ricollocarla in una piazza già intitolata al Leone socialista, continua ad alimentare polemiche e tensioni all'interno del centrosinistra e non solo.
Molti sono i disagi che affliggono la nostra società, sicuramente la storia va riservata e rispettata , ben vengano altre donazioni al fine di valorizzare attraverso l'arte contemporanea la città, ma i vertici politici dovrebbero cercare di basare il loro importante impegno sull'incontro e confronto con il cittadino stesso al fine di migliorare il concetto di Humanitas ormai sempre più dimenticato.
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