Nella Festa de L'unità, che si svolge a Cosenza dal 12 al 15 settembre, è anche previsto l'avvio della programmazione delle iniziative che il PD intende promuovere per la celebrazione del cinquantesimo anniversario della morte di Fausto Gullo. In particolare, si prevedono due eventi. Il primo evento prevede la ristampa del numero del volume di "Lotta calabrese", il periodico di elaborazioni e approfondimenti del PCI calabrese negli anni settanta, contenente gli atti del convegno che si tenne, in occasione del trigesimo, al cinema Citrigno di Cosenza, con la partecipazione di Alessandro Natta. Direttore responsabile della rivista era Oloferne Carpino , redattore capo Enrico Ambrogio.
Il secondo appuntamento si terrà nel mese di ottobre e sarà l'occasione per ripercorrere storicamente l'opera di Gullo, nell' ambito del suo tempo e delle grandi trasformazioni sociali e politiche che lo hanno caratterizzato.
" L' iniziativa del circolo del PD di Cosenza di ricordare Fausto Gullo e riflettere sulla sua opera attraverso due eventi, conferisce la giusta dimensione alla ricorrenza del cinquantenario della scomparsa dell’illustre personalità comunista". È quanto dichiarato oggi dall' on Franco Ambrogio, al tempo giovane protagonista dei movimenti di lotta e dirigente del PCI.
" Vorrei ricordare che “Lotta calabrese” aveva la collaborazione di importanti intellettuali e studiosi e di dirigenti comunisti come Amendola, Ingrao, Reichlin, Alinovi e altri. Oltre “Lotta calabrese”, in quella fase storica- ha proseguito l'on Ambrogio- giornali quotidiani, riviste e fogli locali furono la palestra di giovani giornalisti e intellettuali che sono divenuti, nel tempo, punti di riferimento del giornalismo e della cultura non solo regionale.
La ripubblicazione di “Lotta calabrese”- ha affermato ancora l'on Franco Ambrogio - permetterà di conoscere l’esperienza, a volte tragica, di generazioni che dagli anni venti alla seconda metà del novecento hanno segnato la storia della Calabria, collocandola non nel contesto di una vicenda localistica, ma collegata ed espressione dei grandi movimenti rivoluzionari e del pensiero e della direzione di personalità come Gramsci e Togliatti.
Il più grande rivolgimento che la Calabria ha, infatti, conosciuto è stata la rottura, grazie soprattutto all’azione del PCI, del sistema sociale e di potere, fondato sulla grande proprietà agraria, che aveva dominato dall’unità d’Italia in poi.
Un’opera condivisa e rinnovata,- ha concluso l'on Ambrogio- aderente ai tempi nuovi, dalle generazioni successive di militanti e dirigenti comunisti".
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