
“La Calabria continua a pagare un prezzo altissimo a causa della fragilità, delle inefficienze e delle interminabili criticità della sua rete idrica". E' quanto affermano Maria Elena Senese e Vincenzo Celi, rispettivamente segretario generale della Uil Calabria e della Uiltec Calabria. "L’ultimo caso, quello che ha coinvolto Catanzaro, - continuano - è solo l’ennesimo episodio di una lunga serie che da anni penalizza cittadini, territori e servizi essenziali. E il punto è chiaro: non siamo più di fronte a un’emergenza. Siamo di fronte a un problema strutturale, che pesa sulla qualità della vita dei calabresi e che arriva persino a fermare la scuola, compromettendo la formazione dei nostri ragazzi e, con essa, una parte del futuro della nostra regione. Per questo – affermano – come Uil Calabria e UIltec Calabria, lanciamo un monito forte e diretto: il Servizio Idrico Integrato calabrese deve essere trattato per quello che è, un servizio pubblico essenziale, e come tale va rispettato, sostenuto e messo nelle condizioni di funzionare. Apprezziamo l’azione riformatrice avviata dal Governo regionale e dal presidente Occhiuto, così come il rilancio di Sorical, che rappresenta una netta discontinuità rispetto all’immobilismo del passato. Ma oggi — sostengono - e lo diciamo con chiarezza, non basta”.
Per la Uil “il Piano d’Ambito approvato da Arrical fotografa bene la situazione: servono risorse enormi, oltre 2 miliardi, per recuperare un divario infrastrutturale che non è paragonabile a quello di nessun’altra regione. Eppure, le due direttrici su cui quel Piano si sviluppa — i lunghi tempi previsti e la scelta di gravare metà degli investimenti sulla tariffa — sono insufficienti e inadeguate rispetto all’urgenza e alla gravità della situazione. La Calabria non può aspettare ancora decenni per avere una rete idrica degna di questo nome. Il contributo che i cittadini sono chiamati a finanziare attraverso la tariffa non può compensare ciò che la politica non ha fatto per decenni. È il momento di intervenire con misure straordinarie, risorse straordinarie e una governance all’altezza. Sorical deve essere messa nelle condizioni di operare da vero gestore industriale: servono investimenti urgenti, valorizzazione e rafforzamento delle competenze, strumenti adeguati per programmare e realizzare gli interventi necessari. Al Governo regionale chiediamo un piano straordinario per l’acqua in Calabria – precisano Senese e Celi – con priorità definite, tempi certi, interventi immediati su rete e depurazione, finanziato con risorse aggiuntive rispetto a quelle già disponibili. La Calabria ha bisogno di risposte concrete e ha bisogno di averle ora. La riforma avviata va sostenuta, accelerata e potenziata. Non è più tempo di rinvii, attese o mezze misure. La Uil e la Uiltec sono pronte a fare la propria parte, come già stiamo facendo nella fase di transizione della gestione, mettendo a disposizione analisi, competenze e responsabilità. Ma allo stesso tempo pretendiamo — in nome dei lavoratori e dei cittadini calabresi — un impegno straordinario all’altezza della sfida. Perché l’acqua non è un lusso. È un diritto. E in Calabria è ora che venga garantito davvero”.
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