Crotone, Barresi: "Referendum, la disfatta dell’attuale gruppo dirigente del PD che coinvolge Alleanza Verdi e Sinistra e M5S"

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  09 giugno 2025 17:19

di VITO BARRESI 

La disfatta dell’attuale gruppo dirigente del PD sui referendum, una sconfitta durissima che coinvolge in uno anche gli esponenti di Alleanza Verdi e Sinistra e del M5S di Conte, pone interrogativi urgenti su una radicale trasformazione della leadership condivisa nel centrosinistra italiano, non solo a partire dal livello politico nazionale, ma anche nelle sedi regionali e nei contesti democratici provinciali e comunali.

Siamo di fronte al “bad-end”, alla conclusione di una stagione di confusione e ambiguità che deve al più presto essere chiusa, una stagione fallimentare che richiede adesso un esame attento e puntuale sulle ragioni di questa sconfitta.
 
Ciò che serve a tutti è una severa autocritica, una coraggiosa e sincera assunzione di responsabilità, unica strada per giungere al più presto a una svolta e a un rilancio del progetto politico di un nuovo centro sinistra italiano.
 
Assumersi responsabilità politiche chiare significa in sostanza avere il coraggio delle proprie scelte ossia presentare a tutti gli italiani un report chiaro per elencare e ammettere i propri errori, rassegnando le proprie dimissioni, in quanto proficua occasione utile per una riorganizzazione strategica del centrosinistra.
Tutto questo in forza del fatto inoppugnabile che ha assunto la macroscopica dimensione di una sconfitta davvero unica nella storia della sinistra italiana, tale da renderla particolarmente grave in quanto evidente indicatore della distanza reale e impressionante tra vertici e base.Solo con il coinvolgimento dei territori si può colmare il distacco netto tra gruppi dirigenti attuali e realtà locali che emerso in modo drammatico in questa campagna referendaria in cui i territori non sono stati parte coinvolta nei processi decisionali.
Per questo è necessario che i titolari politici e dirigenziali di tale pesante sconfitta si assumano le proprie responsabilità avviando immediatamente un'autocritica aperta e pubblica, senza trincerarsi dietro comunicati generici ma aprendo in ogni territorio una riflessione vera e condivisa con la base e la società civile, per capire dove si è sbagliato (contenuti, strategia, linguaggio, alleanze, ecc.).
 
Allo stesso tempo, questa sconfitta segnala con urgenza la necessità di superare le ambiguità di una coalizione tra PD, AVS e M5S che può funzionare solo se ha una base programmatica chiara e condivisa.
Per questo occorre rivedere il progetto stesso di alleanza progressista, aprendo immediatamente un confronto ampio e senza pregiudiziali, per costruire un fronte credibile sul piano politico, culturale, valoriale e progettuale.
In sintesi: questa disfatta non è solo un dato elettorale, ma un sintomo di una crisi profonda di legittimità, rappresentanza e visione. È ora di scegliere: o un serio cambiamento, o l’irrilevanza. Ma soprattutto, serve coraggio: nei gesti, nei volti, e nelle parole.

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