
di MARISA LUANA CAVALLO*
L’attivazione della Culla per la Vita presso l’Ospedale “San Giovanni di Dio” di Crotone rappresenta una scelta di responsabilità istituzionale e un segnale politico chiaro sul valore che una comunità attribuisce alla tutela della vita umana.
La presenza di questo presidio risponde a un principio che deve guidare ogni azione pubblica: la vita va difesa sempre, dal suo concepimento fino alla sua fine naturale. In questa direzione, la Culla per la Vita costituisce uno strumento concreto di protezione del nascituro, garantendo accoglienza, sicurezza e un futuro possibile a chi nasce in condizioni di estrema fragilità.
Allo stesso tempo, essa offre alle madri una possibilità rispettosa e tutelata, nel pieno riconoscimento della dignità della persona e del diritto all’anonimato. È una misura che non giudica, ma protegge, e che mette al centro l’interesse primario del bambino.
Il percorso che ha condotto a questo risultato prende origine da una mia proposta, finalizzata a dotare il territorio di un presidio stabile di tutela della vita nascente. In questo cammino vi è stato anche il coinvolgimento della collega consigliera Dalila Venneri.
Ringrazio la commissaria Calamai per l’attenzione riservata al tema e per aver dato seguito a un’iniziativa che richiedeva sensibilità istituzionale e assunzione di responsabilità.
La Culla per la Vita non è un atto simbolico, ma una scelta politica precisa: affermare che la difesa del nascituro e della vita umana non può essere rimandata né relativizzata. Su questo principio continuerò a fondare il mio impegno.
*Consigliera Comunale Lega
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