Crotone, si insedia il nuovo Procuratore Domenico Guarascio: “Conosco i problemi del territorio”

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  24 gennaio 2025 17:48

“La magistratura non è un corpo a se stante, interpreta la domanda di giustizia, ma se la cittadinanza non è vicina, non denuncia, non fa quell'atto civico di ribellione di presentarsi alle forze dell'ordine ha poco significato per noi. Affinché ciò accada, però, bisogna essere credibili e lavoreremo perché accada”. Lo ha detto il nuovo procuratore della Repubblica di Crotone, Domenico Guarascio che stamani si è insediato nel suo nuovo ufficio firmando, alla presenza del presidente del Tribunale, Massimo Forciniti, l'immissione nell'incarico.

Guarascio, 44 anni, nativo di Parenti, in provincia di Cosenza, arriva dalla Dda di Catanzaro dove ha svolto il ruolo di sostituto procuratore applicato proprio al territorio di Crotone. E' tra i più giovani procuratori italiani, ma proprio per suoi trascorsi alla procura distrettuale ha una conoscenza decennale del territorio crotonese. “Quello di Crotone – ha spiegato Guarascio - è un territorio che conosco bene, so benissimo quali sono i suoi problemi.- Poi chiaramente bisogna interpretarli nel confronto con le forze dell'ordine, con gli altri colleghi e magistrati. Nei dieci anni durante i quali ho lavorato su questo territorio posso dire di aver intravisto diversi fenomeni criminali: dall'abusivismo all'inquinamento ambientale, da una criminalità comune che è connivente col fenomeno 'ndranghetistico a tutta una problematica che riguarda l'appaltistica privata e pubblica. Sicuramente sarà un impegno enorme riuscire ad affrontarli tutti e cercare di dare delle risposte concrete”. Il nuovo procuratore ha mostrato di conoscere già i problemi della Procura e del palazzo di giustizia crotonese che derivano dalla penuria di risorse e da un grande turn over. “Ci sono scoperture di personale amministrativo - ha spiegato -  e dovrò uscire dal momento giurisdizionale per occuparmi di questo. Io non so se la separazione delle carriere sia comprensibile alla gente che chiede giustizia, forse si capiscono di più le scoperture del 25 per cento del personale. Noi magistrati siamo abituati ad osservare e rispettare le leggi, il problema è capire quali sono questi problemi che interessano oggi la giustizia. Io non ritengo che la separazione delle carriere sia fra i problemi prioritari che esistono oggi in Italia rispetto ai fenomeni criminali. Nel corso della mia carriera  - ha proseguito - un'esigenza di giustizia l'ho vista, negli occhi delle persone offese, negli occhi delle vittime di reato, negli occhi degli imprenditori che sono stati vessati e ritengo che, ricordando quelle difficoltà, francamente avevo altri problemi che non andare a prendermi un caffè col giudice. Avevo il problema di riuscire a fare tempestivamente le indagini, di disporre la giustizia. Avevo il problema di avere più unità di forze dell'ordine per attivare più intercettazioni. E sicuramente anche le persone offese avevano questo tipo di problemi, che non pensare se il dottore Guarascio andasse o meno a cena insieme al giudice”. 

A dare il benvenuto a Guarascio è arrivato a Crotone anche il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, che lo ha guidato nei suoi primi passi alla Dda di Catanzaro: “Bellissima giornata per Crotone – ha detto Gratteri - perché finalmente oggi si insedia un grande procuratore, una persona perbene, pulita onesta, molto preparata”.

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