"Cuntara Cunti" a Catanzaro, la fiaba come linguaggio del presente

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images "Cuntara Cunti" a Catanzaro, la fiaba come linguaggio del presente
Da sinistra: Claudio Libero Pisano, Settimio Pisano, Donatella Monteverdi, Nicola Fiorita

  20 dicembre 2025 11:43

di IACOPO PARISI

La fiaba come strumento per leggere il presente e l’arte contemporanea come spazio di rielaborazione collettiva. È da questa idea che nasce Cuntàra Cùnti, la mostra inaugurata ieri a Catanzaro che intreccia arti visive e performance in un progetto curatoriale articolato e che si inserisce nel cartellone degli eventi natalizi promosso dall’amministrazione comunale.

Un progetto ambizioso e stratificato, nato dall’incontro – umano prima ancora che professionale – tra due cugini che si ritrovano dopo tempo e decidono di collaborare per offrire un valore culturale aggiunto alla città: Claudio Libero Pisano, curatore della mostra, e Settimio Pisano, curatore del programma performativo. Un dialogo che si traduce in un doppio registro espressivo: da un lato la dimensione figurativa, dall’altro l’azione, il corpo, il tempo dell’evento.

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L’inaugurazione ha visto la presenza del sindaco Nicola Fiorita, del prefetto Castrese De Rosa e dell’assessore alla Cultura Donatella Monteverdi, che ha fortemente voluto e sostenuto l’iniziativa.
Nel suo intervento, Monteverdi ha spiegato come Cuntàra Cùnti nasca dal desiderio di mettere insieme tradizioni e racconti del territorio con la contemporaneità, ponendo una particolare attenzione alla fiaba – in riferimento anche al lavoro di Letterio di Franciaintesa come strumento capace di raccontare la realtà. Un’idea che dialoga simbolicamente con il periodo natalizio, ma che guarda oltre, proponendo una mostra della durata di due mesi, con artisti di livello e un progetto curatoriale solido.

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Il sindaco Fiorita ha inserito l’evento all’interno di una fase particolarmente intensa per la città, parlando di "giornate faticose ma esaltanti per Catanzaro", caratterizzate da un concentrato straordinario di appuntamenti: dalla mostra Cuntàra Cùnti alla fiera SOL – Olio in the City all’Ente Fiera Colosimo, che ha sancito la consacrazione di Catanzaro come città fieristica, passando per l’arrivo della fiamma olimpica, l’illuminazione del ponte, fino ai preparativi e ai lavori per il Capodanno Rai. Un fermento diffuso che restituisce l’immagine di una città in movimento, capace di tenere insieme grandi eventi e progettualità culturale.

Curata da Claudio Libero Pisano, la mostra si sviluppa in otto stanze, ciascuna pensata come uno spazio autonomo dedicato a un artista. Un allestimento che evita letture univoche e accompagna il visitatore in un percorso fatto di simboli, corpi e immagini sospese tra sogno, memoria e realtà.

Il percorso espositivo coinvolge otto artisti: Dias & Riedweg, Paola Gandolfi, Alessandro Piangiamore, Gioacchino Pontrelli, Donatella Spaziani, Francesco Vaccaro, Valentina Vannicola e il duo Andrea Winkler & Stefan Panhans. Otto visioni differenti che attraversano linguaggi e immaginari, contribuendo a costruire una narrazione plurale e stratificata.

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Attraverso pittura, disegno, fotografia e installazione rielaborano i nuclei profondi della fiaba: il viaggio, il bosco, il desiderio, il passaggio, la trasformazione. Alcuni lavori sono esplicitamente legati all’immaginario fiabesco, altri vi si avvicinano in modo più laterale, dimostrando come la fiaba possa ancora oggi funzionare come dispositivo critico e universale.
Come sottolineato dal curatore, l’arte diventa quindi un atto di restituzione: partire da un linguaggio antico per arrivare al contemporaneo, a ciò che ci appartiene oggi. 

A rafforzare il carattere vivo del progetto è il programma performativo, curato da Settimio Pisano, che non accompagna semplicemente la mostra, ma la attraversa e la attiva. Pisano ha spiegato di aver scelto con grande attenzione i performer coinvolti, individuando artisti in grado di dialogare con gli aspetti concettuali dell’intero progetto.
I performer coinvolti nel progetto sono Teodora Grano, Gaetano Palermo e Michele Petrosino, tre giovani artisti che operano sul corpo, sul tempo e sulla relazione con lo spazio e che, secondo il curatore, rappresentano alcune delle personalità più interessanti della scena performativa italiana contemporanea.

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Le performance si svolgono tra il Complesso Monumentale del San Giovanni e Corso Mazzini, portando il racconto fiabesco fuori dalle sale espositive e dentro il tessuto urbano.
Il programma performativo prevede Fuga, azione condivisa di Gaetano Palermo e Michele Petrosino, incentrata sul tema dell’attraversamento; Still, performance di Gaetano Palermo costruita sulla sospensione e sull’attesa; Abbiamo Lavorato Tanto e Daughters di Teodora Grano, lavoro che indaga il corpo femminile come archivio narrativo e genealogico.

Cuntàra Cùnti resterà aperta dal 19 dicembre 2025 al 22 febbraio 2026, inserendosi pienamente in una stagione di grande vitalità per Catanzaro. Una mostra che non si limita a esporre opere, ma costruisce un racconto collettivo, capace di mettere in relazione memoria e presente, linguaggi visivi e performativi, istituzioni e comunità.


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