
"È un gravissimo disservizio quello che si sta consumando quotidianamente presso lo sportello Cup dell’Inrca di Cosenza. Una situazione inaccettabile che colpisce principalmente gli anziani, costretti a sopportare l’ennesima umiliazione di un sistema sanitario che continua a calpestare i diritti dei cittadini più fragili.
Illegalità quotidiana
Nonostante gli orari prestabiliti ed esposti al pubblico, lo sportello Cup chiude sistematicamente in anticipo, lasciando anziani e cittadini in fila fuori dalla porta. Persone che hanno fatto sacrifici per raggiungere la struttura, che hanno organizzato la loro giornata in base agli orari ufficiali, vengono puntualmente rimandate indietro senza alcuna spiegazione plausibile. È inaccettabile che un servizio pubblico, che dovrebbe garantire il diritto alla salute, si permetta di violare gli orari stabiliti con tale disinvoltura, mostrando totale disprezzo verso i cittadini e in particolare verso le persone anziane.
Avvisi illegittimi: senza timbro né firma
Da qualche giorno, poi, è stato affisso un nuovo cartello all’interno dello sportello. Un cartello privo di timbro e di firma, e dunque completamente privo di valore legale. Un avviso esposto in un ufficio pubblico senza timbro e firma non ha alcuna validità giuridica poiché non garantisce l’autenticità, l’integrità e la provenienza dell’atto. In questi casi, la validità del documento è assolutamente contestabile e può essere impugnata.
Come si può pretendere che i cittadini rispettino regole esposte su fogli anonimi, privi di qualsiasi elemento che ne attesti l’ufficialità? Siamo di fronte a un’evidente violazione delle più elementari norme di trasparenza amministrativa.
Richieste illegittime e ostacoli burocratici
Ma non è finita qui. Qualche giorno fa, a un’associazione che si era recata presso lo sportello per prenotare visite mediche per alcuni anziani, sono stati richiesti codice fiscale e delega scritta, nonostante fossero in possesso delle regolari ricette mediche. Un ostacolo burocratico che non ha alcun fondamento normativo e che serve solo a rendere ancora più difficile l’accesso a un servizio che dovrebbe essere facilitato, non ostacolato.
Quello che sta accadendo al Cup dell’Inrca è l’ennesimo esempio di come il sistema sanitario calabrese continui a calpestare i diritti dei cittadini più fragili. Gli anziani, che hanno costruito questa società e che meriterebbero il massimo rispetto e la massima attenzione, vengono trattati come un problema da gestire piuttosto che come persone da tutelare.
Richiesta di intervento immediato
Noi di Adps chiediamo un intervento immediato da parte della Direzione dell’Inrca e delle autorità sanitarie competenti affinché mettano fine a questa incresciosa situazione e adottino sanzioni disciplinari nei confronti di chi viola sistematicamente gli orari di servizio. La nostra azione non si fermerà a questa nota, ma continueremo a monitorare attentamente la situazione e a denunciare ogni violazione dei diritti dei cittadini alle autorità competenti, fino ad arrivare, se necessario, a esposti formali presso la Procura della Repubblica e il Difensore Civico Regionale.
I diritti dei cittadini, soprattutto quelli più fragili, non sono negoziabili. E noi non resteremo in silenzio di fronte a chi continua a calpestarli".
Lo si legge in un comunicato dell'Associazione Diritti Prevenzione e Sicurezza (Adps) di Cosenza.
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