
Il dibattito di questi mesi - acceso ancora una volta dopo l’uscita delle Nuove Indicazioni Nazionali e delle chiare posizioni espresse più volte dal Ministro Valditara, sul come deve essere la scuola in futuro - vede l’UGL Scuola ferma sulle proprie posizioni.
“La scuola è un laboratorio di fondamentale importanza per il Paese, non esistono altre istituzioni che, come quella scolastica, siano in grado di definire il futuro. Proprio per tali motivi la comprensione della nostra tradizione e della cultura occidentale devono essere la base sulla quale costruire la necessaria architettura. Questo vuol dire aprire alla conoscenza più ampia i nostri giovani nella piena consapevolezza storica, filosofica e didattica della realtà in cui vivono e crescono”.
Chi parla è il Segretario Nazionale UGL Scuola e Componente del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, Ornella Cuzzupi, che prosegue:
“Occorre scongiurare il maldestro e deleterio tentativo di confondere la necessaria consapevolezza delle nostre radici con una limitazione della libertà di apprendimento. Non vi è insegnamento nel mondo che non parta dall’apprendimento della propria cultura e della propria storia. È un dato di fatto evidente e considerato essenziale per la crescita di una civiltà. Accanto a ciò è anche opportuno dotarsi di un personale scolastico sempre più preparato e sensibilmente pronto ad affrontare il cambio di paradigma. Su questo occorre lavorare anche rendendo l’ingresso in ruolo più semplice e libero da alchimie complesse, offrendo percorsi di formazione sempre più validi e dotando la scuola di adeguati mezzi e strutture”.
Proprio sul tema il Segretario si sofferma.
“È il momento giusto per rendere un servizio prezioso all’Istituzione scolastica. Occorre individuare, in modo ancora più incisivo, un calendario che punti a definire le tempistiche per obiettivi. Ci riferiamo alle questioni legate al personale ma anche a quelle tipicamente strutturali. Il lavoro messo in essere dal Dicastero retto dal professor Valditara va senza dubbio riconosciuto, ora occorre che l’Esecutivo nel suo complesso si renda conto del momento e dedichi nuovi fondi alla Scuola per renderla funzionale al massimo. I docenti sono una cartina tornasole di assoluta rilevanza. Riconoscere adeguatamente il loro ruolo offrendo prospettive valide e supportare adeguatamente l’edilizia scolastica e la relativa dotazione strumentale sono segnali che incoraggiano il Paese a credere nel proprio futuro”.
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