Da domani 81 infermieri co.co.co a casa, Cristina Rotundo: "Solo tante promesse e parole"

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images Da domani 81 infermieri co.co.co a casa, Cristina Rotundo: "Solo tante promesse e parole"

  30 ottobre 2022 09:47

di CRISTINA ROTUNDO

Si è arrivata alla data, data in cui 81 infermieri domani svolgeranno l'ultimo giorno di lavoro. Tante promesse, tante parole ma nulla, torneranno a casa senza la continuità del loro lavoro.

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Non è servito a nulla purtroppo essere costanti, mettersi al servizio dell'azienda e affrontare un periodo critico come quello della pandemia, non sono servite a nulla le proteste, gli 81 infermieri resteranno senza lavoro. Era il 30 novembre 2020 quando in piena pandemia venivano assunti con contratto "co co co"  per la bellezza di 35 ore lavorative settimanali mettendosi a rischio con questo contratto assolutamente non tutelato ma a disposizione della cittadinanza. Nonostante i rischi per loro e per le loro famiglie non hanno esitato a recarsi all'ente fiera di Catanzaro Lido e Hub vaccinale di Lamezia Terme e laddove c'era bisogno per lavorare duramente e lottare contro il mostro che ha coinvolto l'intera umanità.

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Ma la loro disponibilità purtroppo non è stata apprezzata evidentemente in quanto il 31 marzo 2022 dopo vari rinnovi questi infermieri si sono visti dimezzare le ore lavorative per arrivare al 31 agosto. Nonostante il continuo "traballare" del loro contratto si sono comunque adeguati a spostamenti e inserimenti in altri reparti come usca, adì, cure palliative, Suem118 Pronto soccorso e medicina covid senza mai fare un passo indietro ma lavorando in maniera estenuante, correndo rischi  anche nella speranza di avere un futuro lavorativo ben solido .  Nulla. Per tutti si è arrivati alla scadenza definitiva del 31 ottobre, una data che difficilmente dimenticheranno. Amareggiati e delusi, nonostante consapevoli che la loro figura serva per contribuire agli estenuanti turni del personale attuale, torneranno a casa senza lavoro.

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Gli appelli non sono serviti a nulla e domani, ultimo giorno di questo tormentato percorso lavorativo tenteranno l'ultima carta del loro futuro lavorativo. Un sit in dal direttore generale Asp consapevoli che servirà a poco ma almeno potranno dire di averle provate tutte.
In bocca a lupo a questi professionisti ed eroi che per ben due anni si sono messi al servizio di tutti noi ma che oggi purtroppo vengono "rimandati" a casa senza alcuna considerazione. 

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