di IACOPO PARISI
La serata di ieri ha regalato al pubblico del Nuvola Festival un momento di coinvolgimento profondo: l’incontro con David Lloyd, leggendario illustratore e co-autore della graphic novel V for Vendetta, per la prima volta ospite a Catanzaro. Al Cinema Comunale, il talk ha preceduto la proiezione dell’omonimo film cult, in un dialogo intenso con il giornalista Andrea Mazzotta e lo storico Giuseppe Ranieri (vicepresidente di Venti d’Autore) con l’interprete Emanuele Stranges.
Durante la conversazione, Lloyd ha condotto il pubblico in una riflessione appassionata e lucida sulla natura del potere e sui pericoli che la storia tende a riproporre. Secondo l’autore, V for Vendetta non è una previsione del futuro, bensì una riscrittura del passato, nata dal desiderio di evidenziare i paralleli tra il fascismo storico e le dinamiche oppressive che ancora oggi minacciano le società democratiche.
Uno dei passaggi più intensi del talk ha riguardato il fascismo, descritto da Lloyd come "un lupo all’angolo, che aspetta". Ha spiegato come questa ideologia prometta benessere e prosperità, ma finisca per opprimere e isolare le persone. Citando Mussolini e i crimini del regime, Lloyd ha lanciato un monito: «Il messaggio di V for Vendetta è che non si può permettere che queste cose accadano ancora».
Ampio spazio è stato dedicato anche alla critica delle forme di potere centralizzate. Lloyd ha fatto esplicitamente riferimento a Donald Trump, definendolo un esempio contemporaneo di leader che accentra potere e attenzione, costruendo intorno a sé una figura carismatica e autoritaria. Ha sottolineato come Trump, al pari di altri leader del passato, sembri convinto di poter esercitare un potere straordinario sopra la collettività, e ha denunciato questa centralizzazione come sintomo di una società in pericolo.
Secondo Lloyd, lo stile di leadership incarnato da Trump è diametralmente opposto alla visione anarchica delineata in V for Vendetta: un mondo decentralizzato, auto-organizzato, basato sulla comunità e sull’autodeterminazione. Una società che rifiuta il culto della personalità e la concentrazione del potere in poche mani.
Non sono mancate riflessioni sul film tratto dalla graphic novel. Lloyd ha osservato come l’adattamento cinematografico hollywoodiano abbia inevitabilmente smorzato le sfumature più radicali e anarchiche dell’opera originale, pur conservandone il nucleo tematico.
Un altro momento interessante è stato il commento sull’uso della maschera di V da parte di movimenti anarchici come Anonymous. Lloyd, pur prendendo le distanze da certi metodi, ha espresso empatia verso la frustrazione di chi si ribella contro le moderne tirannie globali. La maschera, oggi simbolo planetario di resistenza, conferma l’attualità potente della sua creazione.
Lloyd sarà di nuovo protagonista domani al Complesso Monumentale del San Giovanni, per un secondo talk su V for Vendetta insieme ad Andrea Mazzotta ed Emiliano Lamanna, direttore artistico del Nuvola Festival. Inoltre, per l’intera durata della manifestazione, l’autore sarà disponibile per incontrare i fan e firmare copie della graphic novel.
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